Data Pagamento Assegno Unico Aprile 2022, le Novità – Lo scorso mese di Marzo 2022 è stato effettuato il primo pagamento dell’Assegno Unico 2022 ma non tutti l’hanno ricevuto, coloro che rientrano in questa categoria riceveranno il pagamento con l’accredito del mese di Aprile 2022, nell’articolo vediamo quali sono le modalità di pagamento, le date di accredito e quali sono le ultime Novità sull’Assegno Unico INPS 2022.
Date Pagamento Assegno Unico Aprile 2022, Novità INPS
In questi giorni l’INPS con un comunicato ha fatto sapere quali sono stati i numeri per l’Assegno Unico relativi al mese di Marzo 2022, secondo l’Istituto lo scorso mese sono stati elaborati pagamenti per 4.774.022 figli che corrispondono alle domande presentate dai genitori durante il mese di Gennaio e Febbraio 2022.
Con il mese di Aprile 2022 l’INPS provvederà a pagare le domande pervenute nel mese di Marzo 2022 che ammontano a 1.097.079 domande per un totale di 1.789.250 figli.
Con il mese di Aprile 2022 andranno in pagamento anche coloro che hanno presentato domanda e che hanno il reddito di cittadinanza, con il pagamento di Aprile riceveranno l’importo direttamente sulla Carta RDC già in possesso delle famiglie.
Ricordiamo che l’Assegno Unico ha sostituito la maggior parte dei sussidi erogati dallo stato nei confronti delle famiglie che hanno figli a carico con meno di 21 anni, l’Assegno può essere richiesto dal settimo mese di gravidanza della madre e fino ai 21 anni del figlio a determinate condizioni.
Ricordiamo il calendario dei Pagamenti INPS per il mese di Aprile 2022:
Calendario Pagamenti INPS Aprile 2022, ecco le date di accredito
Per quanto riguarda i pagamenti del mese di Aprile 2022 dovrebbero avvenire tra il 15 e il 21 di Aprile 2022, per quanto riguarda le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza che non hanno ricevuto ancora l’accredito a marzo sulla carta RdC, potrebbero ricevere l’assegno unico entro la metà del mese corrente, ma potrebbero anche ricevere le somme insieme al pagamento del reddito il 27 di Aprile, su questo non ci sono indicazioni precise da parte dell’INPS.
Ricordiamo inoltre che tutte le famiglie che se non si vogliono perdere alcune mensilità dell’assegno unico figli 2022 è quella del 30 giugno. Ricorda infatti l’Istituto:
“Fino al 30 giugno sarà possibile inoltrare la domanda con il riconoscimento di tutti gli arretrati, calcolati a partire dal mese di marzo 2022. Dopo il 30 giugno l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione e il pagamento è effettuato dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.”
Chi vuole ottenere quindi tutte le mensilità dell’assegno unico da marzo deve fare domanda entro il 30 giugno. Per semplificare quindi:
- chi fa domanda di assegno unico entro il 30 giugno riceverà tutte le mensilità da marzo 2022;
- chi fa domanda di assegno unico dal 1° luglio riceve l’assegno unico a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda
Chi chiede l’assegno unico e universale a luglio 2022 riceve il pagamento a partire dal mese di agosto, quindi, e ovviamente per i mesi successivi, non per i precedenti. Per le domande inoltrate dopo la scadenza del 30 giugno i pagamenti arretrati dell’assegno unico si perdono.
Assegno unico: gli importi
L’assegno è riconosciuto mensilmente, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo per ogni figlio a carico:
- minorenne, già a partire dal 7° mese di gravidanza;
- maggiorenne, fino al compimento del 21° anno di età, nel caso frequenti un corso di formazione, anche universitario o sia disoccupato o svolga un periodo di tirocinio o svolga il servizio civile universale;
- con disabilità, senza limiti di età.
L’importo dell’assegno unico:
- 175 euro per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro. Se l’Isee è più alto, l’assegno si riduce progressivamente fino a 50 euro;
- 85 euro per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro e con riduzione graduale con un Isee superiore, fino a 25 euro.
Assegno unico: le maggiorazioni
Sono previste maggiorazioni per:
- ciascun figlio successivo al secondo;
- figli non autosufficienti, con disabilità grave e media (anche se di età superiore ai 21 anni);
- mamme con meno di 21 anni di età;
- genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- nuclei familiari con Isee non superiore a 25.000 euro (fino al 2024).