Reddito di cittadinanza, dal 2022 nuovi controlli, ecco chi e cosa si rischia

In questa guida di apprendimento ci soffermeremo sul reddito di cittadinanza in questo articolo vi spiegheremo come funzionano i nuovi controlli chi rischia e perché. Entriamo nel dettaglio, chi beneficia del reddito di cittadinanza a partire dal 2022 scatteranno nuovi controlli secondo il nuovo meccanismo di legge di Bilancio vediamo insieme come funziona, si tratta della riforma della misura prevista dalla legge di Bilancio del 2022 che prevede delle modifiche al reddito di cittadinanza, nuovi tagli nell’ importo ovviamente con un nuovo meccanismo di controllo e decadenza. Questi nuovi controlli e modifiche fanno parte di un piano delle politiche attive ovvero un modo efficace per trovare lavoro.

Reddito di cittadinanza, nuovi controlli dal 2022: come funzionano

La legge di bilancio del 2022 sul reddito di cittadinanza inizierà l’iter parlamentare prima dell’approvazione definitiva prevista per fine anno. I controlli verranno affidati al Inps e Comuni. Quest’ultimi dovranno effettuare controlli a campione sulle famiglie che beneficio del reddito di cittadinanza dal momento che viene presentata la domanda.

Tali controlli consistono nel verificare la composizione del nucleo familiare con i requisiti e le informazioni anagrafiche ma soprattutto verificare te li requisiti persistono nel tempo. Dal prossimo anno INPS affiancherà i comuni dando loro l’accesso alle informazioni attraverso la piattaforma digitale del reddito di cittadinanza per il patto di lavoro.

I controlli avverranno all’ atto della presentazione della domanda verificando:

  • i dati anagrafici;
  • i dati residenza;
  • i dati di soggiorno;
  • i dati di cittadinanza

a questo punto INPS invia ai comuni la richiesta di verificare che tali requisiti siano reali, l’esito dovrà essere comunicato attraverso la piattaforma entro 90 giorni. Se compili la domanda con i dati errati il reddito di cittadinanza non viene riconosciuto può essere sospeso o decadere. La sospensione è prevista già al momento della verifica da parte dei comuni e potrebbe durare anche 3 mesi

Si legge nel testo in bozza della Manovra:

“Decorso tale termine, qualora l’esito delle verifiche non sia comunicato dai Comuni all’INPS, il pagamento delle somme è comunque disposto. Il responsabile del procedimento del Comune risponde per il danno erariale causato dalla eventuale corresponsione delle somme non dovute.”

Reddito di cittadinanza: taglio assegno e decadenza

I controlli per ottenere il reddito di cittadinanza dovrebbero essere più severi dal prossimo anno. Con la legge di bilancio del 2022 si prevede anche un taglio dell’assegno per chi rifiuta un lavoro.  Dal senso mese che percepisci il reddito di cittadinanza l’assegno ti verrà decurtato (togliere, sottratti) di 5 euro. il taglio non avviene quando:

  • in caso di componenti del nucleo familiare non tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza, quindi esclusi o esonerati;
  • nel nucleo è presente almeno un minore di 3 anni di età;
  • nel nucleo è presente almeno una persona con disabilità grave o non autosufficiente.

Reddito di cittadinanza, taglio di 5 euro ogni mese: tutto quello che serve sapere

(Il decurtamento del reddito di cittadinanza non avviene al terzo rifiuto di un’offerta di lavoro ma bensì al secondo). La prima offerte di lavoro deve essere entro un raggio di 100 chilometri dalla residenza del beneficiario. la seconda invece e quella in tutta Italia, nel caso di un contratto a tempo determinato deve essere comunque in un raggio di 100 chilometri. Queste novità possono subire ulteriori modifiche nella fase di conversione della legge di bilancio del 2022.

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