Dipendenti Pubblici: aumento stipendio, nuove assunzioni, formazione e lavoro agile

Novità per il settore della Pubblica Amministrazione grazie al Patto per il pubblico impiego 2021. Dopo il confronto tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, lo scorso 10 marzo è stato firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, tra le novità in arrivo anche un aumento di stipedio per i dipendenti pubblici già a partire dal 2021.

Il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale ha come obiettivo quello di mirare alla modernizzazione del pubblico impiego e ad incrementare la coesione sociale nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in linea con gli obiettivi del programma Next Generation EU.

L’Italia deve essere in grado di offrire più servizi e più opportunità di sviluppo ai cittadini, e il Presidente Mario Draghi durante la cerimonia di firma del Patto con l’obiettivo di puntare al funzionamento della società grazie al buon funzionamento del settore pubblico, soprattutto in un momento quale quello attuale.

Necessaria una nuova riforma della Pubblica Amministrazione, con nuovi investimenti su piani di formazione con particolare attenzione al miglioramento delle competenze digitali e di specifiche competenze professionali avanzate, e nuove forme di lavoro che punteranno a formare nuove professionalità e ad introdurre nuove regole per lo smart working.

Saranno oltre 3 milioni i dipendenti pubblici con rinnovo dei contratti e inoltre spetteranno ai dipendenti pa un aumento in busta paga pari a 107 euro, inoltre si punterà a promuovere la contrattazione decentrata e a superare il sistema dei tetti ai trattamenti economici accessori.

Le nuove regole per lo smart working saranno parte dei futuri contratti collettivi nazionali, per garantire condizioni di lavoro trasparenti, produttività e la conciliazione delle esigenze di lavoratori e lavoratrici con quelle delle PA.

Tramite i contratti collettivi del triennio 2019-2021 si procederà ad adeguare la disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità e competenze, con la rivisitazione degli ordinamenti professionali del personale. Per quanto riguarda i nuovi contratti collettivi saranno favoriti un dialogo costante tra le parti e valorizzati gli strumenti di partecipazione organizzativa e il ruolo della contrattazione integrativa, grazie agli adeguamenti dei sistemi di partecipazione sindacale.

Saranno implementati gli istituti di welfare contrattuale, anche per sostenere la genitorialità, estendendo al pubblico impiego agevolazioni fiscali già riconosciute al settore privato.

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