In questi giorni si parla della cattiva notizia che potrebbe colpire i rinnovi dal 2019, si tratta dell’obiettivo dell’attuale esecutivo che ha come apice il blocco della spesa corrente.
Ad illustrare il piano e le nuove iniziative mondo scuola è il Ministro dell’Economia Giovanni Tria che durante un’intervista ha dichiarato che potrebbero esserci delle revisioni contratti e degli aumenti stipendiali, ma potrebbero esserci anche tagli in Pubblica Amministrazione.
I tagli che potrebbero partire dal prossimo anno scolastico porterebbero ad un risparmio a circa dieci miliardi di euro annui, risparmi che potrebbero essere investiti in flat tax o reddito di cittadinanza che servirebbero ad un rilancio dell’economia e dei consumi del nostro Paese.
Il Ministero dell’Economia ha inoltre pensato al blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici che sono stati da poco rinnovati il tutto a causa di mancanza di risorse che dovranno essere investite in altri settori. Le risorse recuperate per coprire l’anno 2018 avevano l’obiettivo di un equo aumento per gli statali, infatti si è ideata la somma di incremento stipendiale di euro 85 medi lordi mensili, somma destinata solo a coloro che percepiscono stipendi alti, includendo anche il personale scolastico.
La problematica che sta facendo discutere in questi giorni è proprio il fatto che le risorse mancanti sono state stanziate solo per l’anno in corso e che dal prossimo anno non si conosce ancora bene l’evolversi di tale situazione visto che si affronterà tale problema nella prossima legge Bilancio, ma una anticipazione amara nel caso di mancate risorse la potrebbero ricevere gli insegnanti con minor anzianità di servizio, ritrovandosi con venti euro in meno sullo stipendio.