Continuare gli studi o immergersi nel mondo lavorativo è il dilemma di tantissimi studenti maturandi che ogni anno si ritrovano a prendere una decisione importante per il loro futuro. Tanti i ragazzi molto sfiduciati che si abbandonano a non ricercare un lavoro, circa 2 milioni, solo perché quello dei loro sogni prevede un percorso lungo e tortuoso ma con poco impiego lavorativo, e allora decidono di abbandonarsi a se stessi e non fanno nulla e trascorrono il loro tempo a casa sul divano e supportati dai genitori.
Orientamento: 2 studenti su 5 non sanno cosa fare dopo il diploma
Una ricerca dell’OCSE ha evidenziato che solo il 18% degli italiani consegue il titolo di laurea e che 1 ragazzo su 4 abbandona la scuola o il percorso di formazione prima dei 18 anni. Il dato più allarmante in Italia fa registrare tantissimi laureati con la lode che sono impiegati per lavorare saltuariamente e in settori differenti dal percorso formativo di loro preferenza, d’altro canto vi sono tante aziende cercano profili lavorativi che, però, il mercato non è in grado di dargli.
Come si può ovviare a tale momento confusionale tra domanda e offerta?
Ad esempio, da recenti indagini è emerso che 1 matricola su 3 opta per percorsi umanistici, ignorando il fatto che pochi sono le occupazioni che troverà, a meno che non decida di mirare, a quegli ambiti in cui gli umanisti sono richiesti.
Gli studenti già durante il loro percorso di studio dovrebbero essere informati e indirizzati verso il lavoro che offre più sbocchi occupazionali e tenendo in considerazione nel proprio bagaglio culturale anche la creatività e inventiva, ma anche adattamento e voglia di mettersi continuamente in gioco.