Reddito di Cittadinanza 2020: tolto a chi non lavora (gratis) per il Comune, ultime novità

Novità in arrivo per i possessori del Reddito di Cittadinanza 2020, secondo le ultime novità molte persone potrebbero perdere il sussidio mensile che prevede l’accredito delle somme spettanti sulla carta RDC, a perdere il reddito di cittadinanza sono quelle persone che non accettano lavori o che rifiutano di lavorare gratis per il proprio comune in attesa di un’occupazione, sono infatti sempre di più i comuni che stanno avviando progetti utili alla collettività dove impiegare i percettori del RdC.

Queste novità per i possessori del reddito di cittadinanza rientrano nell’accordo sottoscritto in Conferenza Unificata del 17 ottobre 2019 e riguardano tutti colro che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro presso il Centro per l’Impiego o il Patto d’Inclusione con il proprio Comune di residenza.

Questa novità era un aspetto ben noto del reddito di cittadinanza che ora a distanza di qualche anno dall’approvazione della misura voluta dai 5 stelle sta entrando progressivamente in vigore, tutti coloro che percepiscono il reddito dovranno quindi rendersi disponibili per il proprio comune per un monte ore non superiore alle otto ore settimanali, tutti coloro che non rispetteranno l’obbligo scatterà la medesima sanzione prevista per chi si rifiuta di rilasciare la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità) o di firmare il Patto per il Lavoro: il sostegno decade e non si può fare una nuova richiesta per i successivi 18 mesi.

Dal prossimo settembre i progetti avviati dai comuni aumenteranno e di conseguenza anche le persone che saranno convocate e che dovranno mettersi a disposizione per la comunità aumenteranno, infatti durante il periodo di agosto dove coincidono molte ferie estive il numseo dei progetti è nettamente inferiore.

Come per le offerte di lavoro anche i lavori di pubblica utilità dovranno essere congruenti con il profilo professionale del beneficiario, nonché con le competenze acquisite, ai propri interessi e alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il Centro per l’Impiego ovvero presso i Comuni (nel caso del Patto per l’Inclusione).

E per chi si rifiuta di aderire ad un PUC nonostante obbligato dalla normativa scatta la decadenza immediata del Reddito di Cittadinanza.

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