Scuole chiuse, istruzioni e direttive per docenti e ATA, ultime Novità dal Ministero

In questi giorni di emergenza da corona virus ci sono state moltissime comunicazioni, ordinanze e circolari per il personale della scuola (docenti e ata) che spesso si è creata un po di confusione nel comprendere le direttive impartite dal governo ma anche dai ministeri, ieri il Ministro dell’Istruzione ha pubblicato una nota con le indicazioni per insegnanti e personale ATA.

Al momento il paese è diviso in due zone, una denominata rossa dove le scuole resteranno chiuse almeno fino al 3 aprile, e il resto delle altre regioni dove ad oggi le lezioni sono sospese fino al 15 marzo, con la possibilità concreta di un prolungamento nel caso in cui l’emergenza Coronavirus non dovesse rientrare.

La nota pubblicata dal Miur, il Ministero dell’Istruzizone si rivolge in particolare al Personale Docente e Ata che lavora nelle scuole:

Lavoro Agile: per tutti coloro che lavorano presso gli USR (Uffici Scolastici Regionali) e gli Ambiti territoriali,  le attività di consulenza si svolgeranno esclusivamente in modalità telefonica o online, mentre il ricevimento va limitato ai casi indifferibili con le raccomandazioni di cui ai DPCM vigenti.

Docenti: la nota chiarisce anche quando i docenti e gli ata dovranno recarsi a scuola, nello specifico sarà compito del dirigente scolastico organizzare tutte le attività necessarie riguardanti amministrazione, contabilità, servizi tecnici e didattica, in linea generale queste attività dove possibile dovranno essere svolte in modalità a distanza. I docenti dovranno inoltre essere presenti nei locali scolastici quando ci sarà un esigenza “strettamente correlata ad eventuali attività di didattica a distanza”.

Personale ATA: per quanto riguarda i collaboratori scolastici sarà sempre il dirigente che una volta constatata l’avvenuta pulizia e sanificazione degli ambienti scolastici dovrà limitare il servizio alle sole “ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi”, utilizzando così solamente i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi d’istituto (ai sensi della legge 146/90).

Per le “prestazioni necessarie” si terrà conto della turnazione del personale, tenendo presente diversi fattori, quali:

  • condizioni di salute;
  • cura dei figli;
  • condizioni di pendolarismo.

Per il resto del personale ATA non è necessaria la presenza nei locali scolastici ogni volta che la stessa prestazioni è esercitabile a distanza.

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