Riforma Scuola 2020, Mattarella ha firmato il decreto ecco tutte le novità

Il Decreto che mette in atto la Riforma della Scuola 2020 è stato firmato ieri dal presidente della repubblica Mattarella, rispetto al testo inizialmente varato dal consiglio dei Ministri sono state introdotte delle modifiche che riguardano in particolare ’inserimento dei docenti delle scuole paritarie nel concorso straordinario con partecipazione ai soli fini abilitanti e la cancellazione del concorso riservato DSGA, nell’articolo andiamo a vedere quali sono tutte le novità introdotte dal Decreto Scuola 2020.

Riforma Scuola 2020, Mattarella ha firmato il decreto ecco tutte le novità

Nella giornata di ieri il Presidente della Repubblica Mattaerella ha firmato il testo che contiene tutte le novità per la scuola del 2020 scritto dal consiglio dei Ministri nelle scorse settimane, ora il testo con le novità per la scuola dovrà essere pubblicato nella sua versione definitiva per poi essere pubblicato in Gazzetta ufficiale ed essere convertito in legge entro 60 giorni.

Andiamo a vedere quali sono tutte le novità che il decreto scuola 2020 contiene, le novità riguardano i docenti, i concorsi ordinari e straordinari, i docenti di sostegno, le graduatorie di istituto e i docenti precari, ma vediamo nel dattaglio quali sono tutte le novità previste:

  • concorso straordinario secondaria entro 2019
  • concorso ordinario secondaria da bandire contestualmente a quello ordinario entro 2019
  • vincolo permanenza neoassunti per cinque anni
  • riforma concorsi Dirigenti Scolastici
  • revisione procedura per assunzione lavoratori appalti pulizie dal 1° gennaio 2020: no colloquio, solo graduatoria
  • proroga GM concorso 2016 e procedura per assunzione in altre regioni di concorso 2016  e 2018 nel 2020/21
  • esclusione dei Dirigenti Scolastici e del personale ATA dalla rilevazione delle impronte digitali
  • estensione del bonus merito ai docenti precari
  • concorso per Dirigenti tecnici

Concorso straordinario scuola secondaria di I e II grado

Per quanto riguarda i concorsi per la scuola secondaria di I e II grado sono stati previsti 24.000 posti che saranno suddivisi tra posti comune e sostegno, il bando di concorso verrà pubblicato per le regioni, per le classi di concorso e tipologie di posti per le quali si prevede che vi siano, negli anni scolastici dal 2020/21 al 2022/23 posti vacanti e disponibili.

La graduatoria di merito che scaturirà dal concorso sarà comunque ad esaurimento e potrà essere utilizzata – secondo le norme previste per le assunzioni a tempo indeterminato – anche dopo l’a.s. 2022/23.

Vediamo chi potrà accedere al concorso e quali sono i requisiti previsti dal decreto scuola 2020:

  • titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento
  • tre anni di servizio svolti tra l’a.s 2011/12 e l’a.s. 2018/19 nelle scuole statali secondarie su posto comune o di sostegno, di cui uno specifico per la classe di concorso richiesta.
  • Per la partecipazione al concorso per i posti di sostegno è necessario essere in possesso della relativa specializzazione.

Il servizio è considerato valido se prestato come insegnante di sostegno oppure in una classe di concorso.

Ciascun docente può partecipare in una sola regione e per una sola procedura (sostegno o posto comune

Le prove e programmi

  • prova scritta selettiva computer based con quesiti a risposta multipla da superare con 7/10. La prova riguarda il programma di esame previsto per la prova dei concorsi per la scuola secondaria banditi nel 2018.
  • graduatoria con punteggio prova scritta + titoli
  • immissione in ruolo e anno di prova per  24.000 posti
  • conseguimento dei 24 CFU (se non posseduti) con oneri a carico dello Stato
  • prova orale da superarsi con 7/10
  • conseguimento dell’abilitazione a fine anno prova

I docenti idonei che supereranno la prova scritta con 7/10 ma non rientreranno nei 24.000 posti potranno conseguire l’abilitazione:

  • se hanno una supplenza al 30 giugno o 31 agosto nelle scuole statali
  • conseguono i 24 CFu
  • Superano la prova orale selettiva

Di seguito mettiamo a disposizione il documento firmato dal presidente Mattarella:

https://www.quirinale.it/page/2019_m10d28

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