Novità Scuola 2020: per diventare docenti torneranno i percorsi abilitanti

Al vaglio del governo c’è una nuova riforma della scuola che preveda anche delle novità per il reclutamento di nuovi docenti, all’orizzonte c’è il ritorno dei percorso abilitanti per poter diventare docente nella scuola pubblica italiana, non basterà quindi sono la laurea per poter insegnare nelle scuole secondarie.

Novità Scuola 2020: per diventare doventi torneranno i percorsi abilitanti

Dopo l’abolizione del percorso per accedere all’insegnamento elaborato dal Partito Democratico ad opera del governo Lega-M5S, arriverà a breve una novità sul reclutamento dei docenti, la novità era stata già paventata da alcuni componenti del ministero durante le fasi delle contrattazione del decreto salva-scuola contenente le misure per combattere il precariato.

Ad oggi per diventare docente è necessario possedere la laurea e partecipare ad un concorso pubblico indetto dal ministero per diventare insegnante, quindi un anno di prova (più formale che sostanziale) per la conferma al ruolo.

Sembrano, quindi, un ricordo lontano i percorsi abilitanti come il TFA (abolito dal PD), o i tre anni di formazione previsti dal PD dopo il concorso a cattedra (aboliti dalla Lega e dal M5S).

Il neo ministro dell’istruzione non la pensa allo stesso modo, secondo quanto detto al quotidiano “La Repubblica“, il sistema scolastico italiano nececcita di una ulteriore riforma, secondo il Ministro Fioramonti per diventare docente e insegnare nelle scuole non basta la laurea, è necessario essere formati e seguire percorsi di abilitazione ad hoc.

Pare, quindi, che i percorsi abilitanti potranno essere nuovamente istituiti con regolarità, dopo il tentativo dei Bussetti di avviare dei percorsi PAS per quanti con esperienza non avevano ancora l’abilitazione.

Non saranno, però, assicura Fioramonti, dei percorsi ad ostacoli, riferendosi probabilmente al tortuoso percorso elaborato dal PD. Di certo è che la materia sarà ripresa a marzo, probabilmente con il lancio di un disegno di legge.

Nel frattempo, i docenti non abilitati potranno partecipare a due concorsi, uno ordinario e uno straordinario (per quanto hanno esperienza ma non abilitazione). Una operazione da 70mila assunzioni (compreso il concorso per Infanzia e Primaria che porterà le supplenze da 170mila a 100 mila

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