Laureati con 24 CFU quali prospettiva di lavoro nella Scuola, ecco le novità

In questi ultimi mesi si è parlato molto dei famosi 24 CFU (Crediti Formativi) in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, molti Laureati che negli ultimi mesi hanno conseguito i 24 CFU si chiedono quali siamo gli sbocchi lavoratori per loro e quali siano le possibilità di lavorare nella scuola pubblica italiana.

Laureati con 24 CFU quali prospettiva di lavoro nella Scuola, ecco le novità

Diciamo subito che chi ha conseguito i 24 in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche non lo ha fatto inutilmente, al momento i 24 CFU sono un requisito per accedere al concorso ordinario per la scuola secondaria di I e II grado, il bando di concorso dovrebbe essere pubblicato entro l’estate 2019

Laureati, con o senza CFU: al momento non ci sono graduatorie in cui iscriversi

Nella 3 Fascia delle graduatorie di istituto si sono potuti inserire per le supplenze nelle scuole statali, stando alle norme attualmente vigenti (legge 107/2015), quello è stato l’ultimo inserimento, le suddette graduatorie d’istituto hanno una validità triennale ed il prossimo aggiornamento è previsto nel 2020 solo per i docenti attualmente iscritti.

E chi non è ancora iscritto in graduatoria? Al momento non ci sono graduatorie aperte, la possibilità di supplenza è limitata alle scuole non statali o alle domande di messa a disposizione, che i Dirigenti Scolastici possono utilizzare nel caso di graduatorie esaurite.

Laureati con 24 CFU quale futuro?

Il primo appuntamento è sicuramente quello del concorso ordinario, il cui bando dovrebbe essere emanato in estate.

Il concorso darà due possibilità

  • la vittoria (rientrare cioè nel numero dei posti messi a bando) e la conseguente immissione in ruolo nel biennio di validità della graduatoria
  • l’abilitazione, che consentirà l’iscrizione nella II fascia delle graduatorie di istituto per le supplenze. Il decreto legislativo n. 59/2017 prevede infatti che chi supera le prove del concorso, pur non vincendolo, consegue l’abilitazione all’insegnamento per quella classe di concorso.

Vittoria o sola abilitazione  dipenderà anche dal numero dei posti che saranno a disposizione per chi accede al concorso con laurea + 24 CFU: dei 48.536 posti richiesti dal Ministro Bussetti al MEF infatti una parte sarà la quota riservata ai docenti con 3 annualità di servizio (al momento è il 10%, ma si pensa di aumentarla almeno al 30%), un’altra parte dovrà essere destinata ai percorsi abilitanti selettivi dell’intesa del 24 aprile.

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