Curriculum Vitae falso è un reato, ecco cosa si rischia chi lo falsifica

Scrivere un Curriculum Vitae Falso è un reato, forse non tutti lo sanno o se lo sanno minimizzano questo aspetto, in realtà la questione è molto seria ed in alcuni casi la persona che inserisce false informazioni all’interno del proprio Cv può rischiare davvero grossi problemi, nell’articolo vediamo quali sono i rischi che si corrono e perchè.

Curriculum Vitae falso è un reato, ecco cosa si rischia chi lo falsifica

Falsificare il proprio Curriculum Vitae in alcuni casi può rappresentare un vero e proprio reato, più precisamente di truffa nei confronti del proprio datore di lavoro, sulla questione si è pronunciata diverse volte anche la Corte di Cassazione confermando la gravità di questo modus operandi che può essere configurato come reato di truffa nei confronti del proprio datore di lavoro, ovviamente oltre al licenziamento in tronco.

Scendendo più del dettaglio in alcuni casi chi falsifica le informazioni presenti nel proprio curriculum oltre al licenziamento rischia anche una sanzione disciplinare – se appartenenti ad un ordine professionale -, e la reclusione fino a 3 anni con una multa di 2.000 euro.

Va detto che il reato di truffa non si configura sempre e comunque ma solo in determinate situazioni, inolte esiste una netta differenza se il lavoratore bugiardo è impiegato nel pubblico o nel privato.

Quando si parla di dipendenti pubblici la loro assunzione avviene solo mediante concorso pubblico e non con assunzione diretta, in questo caso chi ha superato un concorso pubblico ed ha ottenuto un lavoro falsificando il proprio cv o altri documenti direttamente connessi ad esso commette il reato di falso ideologico, cui consegue la reclusione fino al massimo di 2 anni.

Se invece il lavoratore è impiegato presso un’azienda privata le cose cambiano, in questo caso il datore di lavoro opta subito per il licenziamento in tronco per giusta causa, in più nel caso il datore di lavoro lo ritenesse opportuno può anche fare causa al lavoratore che ha falsificato il Curriculum chiedendo anche la restituzione degli stipendi indebitamente percepiti e gli eventuali danni riportati dall’azienda.

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