Statali: impronte digitali contro i furbetti del cartellino, addio badge

Novità in arrivo per i dipendenti statali, da mesi si parla dell’introduzione delle impronte digitali per contrastare il fenomeno dell’assenteismo sul posto di lavoro e per stanare i cosiddetti furbetti del cartellino che anche negli ultimi giorni sono balzati agli onori della cronaca, in particolare ad Andria dove sono state indagate 30 persone.

Il ministero della Pubblica amministrazione Giulia Buongiorno in questi giorni ha finito di preparare il regolamento che introduce le impronte digitali al posto del badge per verificare le presenze degli statali sul posto di lavoro.

Secondo quanto riportato anche dall’Ansa il testo, previsto dal decreto Concretezza, sarebbe già stato trasmesso al Garante della Privacy. Dopo il via libera dell’Autorità, perché il regolamento entri in vigore serviranno altri due pareri: quello della Conferenza Unificata e quello del Consiglio di Stato. I decreti attuativi relativi all’istituzione del “Nucleo per la Concretezza”, invece, saranno ultimati entro settembre.

“Sono felice di una legge che prevede la drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali, nuove risorse in settori strategici della Pubblica amministrazione, aiuti alle amministrazioni in affanno e un metodo di lotta contro l’assenteismo finalmente incisivo – commenta la ministra della Pa, Giulia Bongiorno – Fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. È finita l’epoca delle truffe”.

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