Che gli stipendi dei docenti italiani siano tra i più bassi di tutta europa è cosa nota, ma la FLCGIL (il sindacato della Scuola) in questi giorni ha lanciato l’allarme sul divario che si sta facendo sempre più ampio tra lo stipendio dei docenti italiani e quelli degli altri paesi europei.
FLCGIL Stipendio Docenti: 8.000 euro in meno all’anno rispetto ai colleghi europei
Dopo la pubblicazione delle Ragioneria Generale dello Stato del conto annuale 2017 emerge che i salari del personale della scuola siano tra i più bassi della Pubblica amministrazione.
A tal proposito sono partite le denunce dei sindacati in possesso dei conti alla mano che si dicono arrabbiati e delusi in quanto i docenti italiani guadagnano molto meno rispetto ai colleghi europei, si tratta di una differenza di euro 8000 all’anno.
I sindacati chiedono al Governo un miglioramento delle condizioni del Contratto nazionale di lavoro che avvicini l’Italia all’Europa, senza utilizzare la regionalizzazione del sistema di istruzione che porterebbe con sé la territorializzazione dei diritti e delle retribuzioni. Per il rinnovo del CCNL si punta ad un rilancio di una politica di investimenti in istruzione, formazione e ricerca che ci porti finalmente ai pari degli altri Paesi Europei che sembrano sempre scavalcarci in tutto.
Docenti italiani lavorano più dei colleghi europei, ma stipendi più bassi ecco i dati
Da anni i sindacati chiedono l’equiparazione degli stipendi dei docenti italiani rispetto ai colleghi europei ma le richieste sono rimaste inascoltate.
Dai dati pubblicati si evince facilmente che l’orario di lavoro dei docenti italiani non è, come si racconta, nettamente inferiore a quello dei colleghi europei: le ore di lezione in Italia sono superiori alla media europea sia nella scuola primaria (22 contro 19,6) che nella secondaria superiore (18 contro 16,3) e uguali nella secondaria inferiore (18 contro 18,1).
Di seguito la tabella con la comparazione degli stipendi dei docenti italiani con quelli degli insegnanti degli altri Paesi Europei; si evidenzia la differenza tra la retribuzione di base e quella a fine carriera, suddivisa per ordine di scuola.
Il dato del nostro Paese ci mostra come le retribuzioni iniziali dei nostri docenti assicurino un tenore di vita al di sotto di quello medio italiano.