Da quando il Ministro Beretta ha avanzato la proposta di poter effettuare il Riscatto della Laurea Gratis ed andare quindi in pensione qualche anno prima, la questione ha riscosso notevole interesse per coloro che ne sarebbero interessati, l’attenzione verso questo tema è stata notevole perchè qual’ora la proposta venisse approvata, gli anni di studi della laurea (triennale, specialistica, magistrale a ciclo unico o dottorato) potrebbero essere convertiti in periodo contributivo ai fini pensionistici ed in questo modo gli interessati potrebbero andare in pensione con alcuni anni di anticipo, ricordiamo infatti che stando alle attuali leggi in vigore le modalità per andare in pensione sono due: la Pensione Anticipata e la Pensione di vecchiaia.
La proposta sul riscatto della laurea proposta del Ministro Pierpaolo Beretta è articolata su due fronti, il primo prevede il riscatto della laurea gratis per i nati tra il 1980 e il 2000 (i cosiddetti Millennials, appunto) ma solo per quegli studenti che abbiano completato il percorso universitario negli anni stabiliti, il secondo fronte della proposta consentirebbe il riscatto gratuito degli anni di laurea (anche qui, senza arrivare fuori corso) per coloro che si immatricolano all’Università nel 2018.
Quando si parla di novità spesso si crea confusione sull’argomento cerchiamo quindi di comprendere in cosa consiste esattamente il riscatto degli anni di laurea, chi può richiederlo e se realmente conviene.
Come riscattare gli anni di laurea: i requisiti
Partiamo dai requisiti e vediamo quali sono per poter accedere al riscatto gratuito, in primis l’interessato durante gli anni di studio della laurea non deve aver percepito nessuna tipologia di stipendio e di conseguenza durante gli anni di studio non devono risultare versamenti di contributi per prestazioni lavorative, inoltre non si possono riscattare gli anni di studi classificati come fuoricorso.
Vediamo ora nello specifico cosa può essere riscattato:
- diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
- diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
- diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
- titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
- Per quanto riguarda invece i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, possono essere riscattati solo i nuovi corsi a partire dall’anno accademico 2005/2006 che danno diritto ai seguenti titoli di studio:
- diploma accademico di primo livello;
- diploma accademico di secondo livello;
- diploma di specializzazione;
- diploma accademico di formazione alla ricerca, equiparato al dottorato di ricerca universitario dall’art.3, comma 6, decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 (messaggio 14 giugno 2010, n. 15662)
- diplomi di laurea conseguiti all’estero che abbiano valore legale in Italia
Come riscattare gli anni di laurea: la procedura
Per poter richiedere il riscatto degli anni di laurea è necessario presentare un’apposita domanda che può essere inoltrata sia online sul sito web dell’INPS o tramite un Caf.
Scegliendo il sito dell’INPS ovviamente il tutto sarà gratuito (eccetto il pagamento delle tasse) ma non si potrà avvalersi di nessun tipo di consulenza sulla compilazione della domanda, inoltre l’utente dovrà dotarsi del “pin dispositivo” ottenibile attraverso la registrazione al sito web dell’INPS, successivamente sarà possibile presentare la domanda di riscatto laurea tramite la sezione Servizi Online.
Come riscattare gli anni di laurea: i costi
Richiedere il riscatto della laurea ovviamente non è un’operazione gratuita, i costi della procedura possono variare e si calcolano proporzionalmente al reddito, il pagamento può essere effettuato online o da sportello bancario, tramite appositi bollettini MAV stampabili dal sito dell’Inps.
La proposta è anche sul tavolo del Ministero del Tesoro, per calcolarne costi e benefici: se la procedura si rivelasse troppo onerosa per lo Stato, resta in piedi la possibilità che il Ministero copra solo una parte dei costi, lasciando l’altra all’interessato.
Come riscattare gli anni di laurea: a chi conviene?
Tra le domande più frequenti che si trovano anche online nei forum dedicati all’argomento, è se conviene oppure no effettuare il riscatto degli anni di laurea, conviene quando si è giovani e non si possiede un reddito lavorativo importante, dato che da quello si parte per calcolare il costo della procedura.
Inoltre se la laurea è stata conseguita prima del 1995, il calcolo varierà a seconda di diversi fattori come l’età, periodo da riscattare, sesso e retribuzioni percepite negli ultimi anni, mentre se la laurea è stata conseguita dopo l’anno 1995 il riscatto verrà calcolato in base all’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, il tutto applicato al reddito.
Se si è disoccupati o inoccupati, invece, si dovrà pagare solo il costo minimo previsto.
Ultimi Aggiornamenti
Sono di oggi le ultime dichiarazioni del Ministro Barretta sul tema il quale ha precisato che il governo è al lavoro su questo tema ma pensare di renderla retroattiva è impossibile, la spesa per lo Stato sarebbe troppo alta. Si potrebbero invece graduare i costi per alleggerire il riscatto di chi si è laureato in passato”.