E’ notizia appurata che i concorsi scuola per aspiranti docenti in programma nel 2018 sono in stand-by, è stato lo stesso Ministro Bussetti a dichiararlo in più di una occasione, alla luce di questa situazione di stallo gli aspiranti docenti attraverso i sindacati chiedono lumi e notizie certe circa il loro futuro.
Il Coordinamento Universitario LINK ha pubblicato un comunicato al cui interno vengono esposte quelle che sono le problematiche e dubbi espressi dagli aspiranti docenti in merito alla situazione precaria venutasi a creare
Il modello di formazione e reclutamento delineato dal D.Lgs 59/2017, con il FIT, non è privo di criticità, ma ha stabilito per la prima volta un percorso di specializzazione con accesso diretto all’assunzione a tempo indeterminato. Questo sistema offre dunque delle certezze a chi intraprende il percorso, diversamente da quanto accaduto in passato ai docenti che avevano conseguito l’abilitazione.
Link mette in evidenza anche l’insufficienza dei fondi stanziati per la retribuzione degli specializzandi (400 euro al mese sono troppo pochi), la necessità di un passaggio contrattuale che definisca profilo e diritti degli specializzandi, l’importanza di garantire la compatibilità del percorso con supplenze e altri lavori, il requisito dei 24 CFU richiesti per l’accesso – ridondanti rispetto alle conoscenze e competenze da acquisire nel primo anno del percorso – la non ripetibilità del terzo anno in caso di valutazione negativa. Tuttavia, ci sono stati anche dei passi in avanti rispetto al passato dato che, a fronte degli oltre 3000 euro di tasse previste dal TFA e dal PAS, il FIT non prevede oneri a carico di chi frequenta il percorso.
Siamo pertanto convinti che il FIT vada migliorato, superando le criticità che presenta, ma riteniamo anche che sarebbe del tutto sbagliato rinviarlo mentre migliaia di persone attendono l’uscita del bando.
Per questo motivo chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto al Ministero, in modo da conoscere i numeri delle future assunzioni, la tempistica dei concorsi e per ragionare di quell’ampliamento degli organici senza il quale neolaureati, dottori di ricerca e precari che hanno superato i 36 mesi di servizio non potranno essere assunti.
Per sollecitare risposte a questi problemi abbiamo lanciato una petizione indirizzata al Ministro Bussetti che chiede certezze e tutele per il percorso FIT, con migliaia e migliaia di sostenitori.
Siamo pronti a mobilitarci in tutto il Paese per il futuro di migliaia di aspiranti insegnanti se le nostre richieste non verranno ascoltate!