Anonymous attacca il sito del MIUR, online 26.000 email e password

La giornata di ieri giovedi 8 marzo 2018 è stata una di quelle molti difficili per il ministero dell’istruzione, ieri infatti il sito ufficiale del miur (http://www.miur.gov.it/) ha subito un attacco hacker da parte del noto gruppo Anonymous, il quale ha prima violato la sicurezza e poi pubblicato online circa 26 mila indirizzi di posta elettronica di docenti con le relative password di accesso, un attacco che ancora una volta ha svelato le fragilità difensive dei siti web istituzionali.

Dietro questo attacco informatico c’è l’insoddisfazione da parte degli hacker di Anonymous verso la buona scuola ma in particolare verso l’Alternanza Scuola-Lavoro, lo dicono in maniera molto chiara il gruppo Hacker, ecco quanto scritto:

Salve Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, le diamo il benvenuto nell’arena. Siamo qui oggi per parlare di un tema delicato che ha fatto discutere molto, ovvero l’alternanza scuola lavoro. L’alternanza scuola lavoro, nasce con l’intento di far conoscere agli studenti il mondo del lavoro, o almeno questo vuole essere lo scopo della gentile Sig.ra Fedeli.

Studenti di un liceo scientifico che iniziano a conoscere il mondo del lavoro a partire da una catena di cancro come McDonald’s, può essere paragonata solamente alla stregua di un povero elefante in un negozio di porcellana, studenti che alla fine vengono anche sfruttati solo per il vostro interesse nell’avere manodopera giovane e gratuita. Siete solo aguzzini che sfruttano l’esperienza nulla che hanno i giovani d’oggi approfittandovene per il vostro tornaconto personale.

Insomma un chiaro attacco alle metodologie dell’Alternanza Scuola Lavoro e più in generale all’attuale classe politica rea di aver rovinato la scuola pubblica negli ultimi anni.

L’attacco condotto dal gruppo Anonymous è di grande portata, sono stati hackerati circa 52 database, 6048 le email di singole scuole, 63 di coordinatori, 355 del forum “Indire”, 42 di Xforum, 148 di dirigenti scolastici, 155 di referenti, 6808 di insegnanti, e altri 13 mila circa collegati al mondo della scuola ma con indirizzi privati, da Virgilio.itVirgilio.it a Yahoo.it, insomma migliaia e migliaia di dati trafugati e che ora potrebbero essere oggetto di massicce campagne di spam o mailbombing.

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