Aumenti stipendio docenti sarà a tre cifre, il Miur conferma l’impegno

In questi giorni si è svolto il primo di una serie d’incontri tra il Miur e i Sindacati della Scuola, sul tavolo il tema dell’aumento degli stipendi dei docenti, una tema molto sentito di cui se ne parla da molto tempo, ricordiamo che i docenti italiani sono tra i più bassi di tutta europa e per tanto diventa quanto mai necessario ridurre questo Gap.

Aumenti stipendio docenti sarà a tre cifre, il Miur conferma l’impegno

All’incontro con il Ministero dell’Istruzione hanno preso parte FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA che successivamente l’incontro hanno pubblicato un comunicato congiunto, ecco di seguito quanto scritto dalle sigle sindacali:

“In attuazione dell’intesa del 24 aprile 2019 si è svolto ieri, 20 maggio 2019, il primo di una serie di incontri sul prossimo rinnovo del contratto.

In premessa i sindacati hanno richiesto un puntuale impegno al rispetto dell’intesa di palazzo Chigi relativamente al reperimento, nella prossima legge di bilancio, delle risorse necessarie per il pieno recupero del potere d’acquisto dei salari, nonché per assicurare il riconoscimento della dignità professionale e del ruolo sociale dei lavoratori del comparto istruzione e ricerca.

Altri temi di fondamentale importanza risultano la piena fruibilità degli istituti contrattuali, a partire dalla necessaria semplificazione e sistematizzazione, anche in relazione alla complessità generata dalla unificazione in un unico comparto di quattro settori e dei relativi contratti, in precedenza distinti.

Il MIUR ha ribadito l’impegno a reperire le necessarie risorse in ottemperanza a quanto contenuto nell’intesa del 24 aprile scorso. Le parti hanno concordato di proseguire il confronto su tutte le tematiche affrontate attraverso la redazione, da parte del MIUR, di un indice ragionato dei contenuti del prossimo rinnovo, da rendere disponibile entro il 3 giugno, provvedendo solo successivamente a calendarizzare un nuovo incontro.

Tra i temi che dovranno essere affrontati è stato evidenziato dai sindacati, prendendo lo spunto dai fatti di Palermo, quello del ripristino degli organismi di garanzia a tutela della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale nella sua dimensione individuale e collegiale.”

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