M5S: Più soldi aI Docenti, Stop a precariato e no alle risorse delle scuole paritarie

Il Movimento 5 Stelle ha presentato la propria proposta per la scuola italiana, l’ha fatto come consuetudine attraverso lo strumento democratico del web, infatti sul sito di Beppe Grillo è iniziato il dibattito che  avrà come scopo òa la scrittura del programma per la scuola italia e che verrà presentata in aula dal Movimento 5 Stelle.

Lo scopo del M5S è quello di smattellare la riforma del governo Renzi denominata “Buona Scuola”, il Movimento chiede ai propri iscritti di esprimersi sulla Riforma di Renzi considerata dal M5S la peggiore riforma di tutti i tempi e chiede proprio ai tanti iscritti al movimento di dare suggerimenti per partire e dare il via allo smantellamento della riforma.

Secondo il M5S la scuola statale italiana versa in una situazione di sofferenza e per tanto è vitale stabilire un ordine di priorità nell’assegnazione delle risorse ed i primi 2 quesiti che sono al vaglio degli iscritti al movimento riguardano proprio questo aspetto:

è giusto tutelare la gratuità della scuola dell’obbligo e ridestinare alle scuole statali le risorse attualmente stanziate per le scuole paritarie? Ed è giusto rimettere in discussione la legge del 2000 che ha istituito la parità scolastica?.

Altro tema sul quale il M5S vuole apportare delle modifiche sono le scuole paritarie che sono gestite dai privati, il Movimento evidenzia che queste scuole oltre a ricevere 500milioni di euro di finanziamenti pubblici ogni anno chiedono ai loro iscritti anche il versamento di una retta, se da un lato il Movimento riconosce il lavoro ed il ruolo che queste scuole rivestono allo stesso tempo il movimento evidenzia troppo oneroso l’esborso che lo stato ogni anno fa nei cofronti di queste scuole, secondo il movimento questi versamenti andrebbero eliminati o quanto meno ridotti cosi facendo ci sarebbe più fondi da destinare alla scuola pubblica.

Altro punto della riforma che il Movimento ha in mente sono i docenti, secondo cui sono il vero motore del cambiamento e che nonostante le difficoltà degli ultimi anni hanno garantito al nostro Paese un sistema scolastico di grande valore, i docenti hanno resistito a decenni di politiche scolastiche sbagliate e calate dall’alto; è arrivato il momento di valorizzarli, eliminando la precarietà e aumentando gli stipendi, che oggi sono tra i più bassi d’Europa” si legge sul blog di Grillo.

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