Docente sospesa a Palermo, nessun ritiro della sospensione, se così fosse si andrà in tribunale

Ha fatto molto discutere il caso della docente sospesa a Palermo perché i suoi studenti in un lavoro didattico hanno paragonato le leggi razziali al decreto sicurezza voluto da Salvini, la docente è stata sospesa dal servizio sebendo una sanzione disciplinare e una decurtazione di stipendio come prevede la normativa in questi casi.

Docente sospesa a Palermo, nessun ritiro della sospensione, se così fosse si andrà in tribunale

Del caso della docente se no sono occupati anche il Ministro dell’Istruzione Bussetti e il Ministro interessato (indirettamente) dalla vicenda cioè Salvini che ha incontrato personalmente la docente colpita dal provvedimento, il Ministro oltre a portare la propria solidarietà alla docente aveva anche promesso che presto il provvedimento nei suoi confronti sarebbe stato ritirato e sarebbe potuta rientrare in servizio.

Dopo la visita del Ministro dell’Interno e le sue parole la vicenda sembrava concludersi nel miglior modo, ma a distanza di qualche giorno invece la cosa sta assumendo contorni poco positivi, la docente tornerà sì in classe, ma perché il tempo della sospensione sarà scaduto, i legali della docente fanno sapere che non c’è stato nessun contatto da parte del Provveditore e del Ministero per il ritiro del provvedimento.

“Considerato che il ministero non ha ancora ritenuto opportuno esplicitare per le vie ufficiali che la sanzione comminata è illegittima, – affermano i legali – a questo punto in assenza di elementi di novità nei prossimi giorni saremo costretti a depositare il ricorso al tribunale di Palermo”

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