Cyberbullismo, Fedeli: le parole fanno male, i Genitori siano Consapevoli

Il Cyberbullismo è una tema fortemente attuale di questi tempi, ogni settimana ci sono storie di ragazzi che sono vittime del bullismo ed anche del Cyberbullismo, i social network ed il web in generale viene utilizzato dai giovani con troppa leggerezza e superficialità, senza pensare minimamente al peso delle parole che possono avere anche nel web.

Sul tema del Cyberbullismo a milano è stato una manifestazione dal titolo “Parole O-Stili” contro le espressioni violente sul web, nell’occasione è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha colto l’occasione per manifestare il proprio pensiero sul Cyberbullismo e per evidenziare come questo sia un tema molto sentito dall’attuale governo.

Il ministro dell’istruzione ha evidenziato la superficialità con cui i ragazzi di oggi usano il web ed i social network, il fenomeno del Cyberbullismo ha avuto una larga diffusione negli ultimi anni proprio perché non c’è consapevolezza di che cosa significa stare sulla rete da parte dei giovani

E’ necessario fornire ai giovani gli strumenti e le giuste conoscenze per sapere usare al meglio la rete ed allo stesso tempo comprendere a pieno quali sono i pericoli che essa può generare in altri ragazzi quando si usano parole forti, unsulti ed offese.

Il web non è un luogo anonimo, ed anche se si utilizzano degli pseudonimi, dei nick name, dei nomi utente quello che si posta in rete sono parole, testi, foto e video che restano, le parole che fanno male, parole che spingono a volte a forme estreme di dolore e a volte anche al suicidio.

E di casi di cronoca dove adolescenti si suicidano inseguito ad episodi del genere sono piene le cronache, i tg ed i giornali.

Il Ministro dell’istruzione sottolinea che l’impegno del governo ed in particolar modo quello del proprio ministero è un grande lavoro, un impegno capillare che nelle scuole vuole far comprendere a pieno questo fenomeno, quali sono i richi i pericoli e come sia possibile difendersi, allo stesso tempo è necessario che anche i genitori siano consapevoli di questo fenomeno e facciano la loro parte di educatori.

Il manifesto contro il cyberbullismo è promosso dalla Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, che in dieci principi si propone di contrastare gli hate speech, soprattutto tra i ragazzi.

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