Scienze Politiche indirizzo Politico Economico: così diverso da Economia?

Il corso di Laurea in Scienze Politiche sino all’anno accademico 2000-2001 era organizzato in 5 indirizzi: politico-amministrativo, politico-economico, politico-internazionale, storico-politico e politico-sociale. Indipendentemente dall’indirizzo scelto, tutti i laureati avevano la possibilità di affrontare i medesimi concorsi pubblici.  Certamente quest’articolazione aveva ragione di esistere nell’esigenza di formare laureati interdisciplinari e flessibili all’inserimento in una realtà in evoluzione.

Ma, a mio avviso, le peculiarità delle materie del secondo biennio di ciascun indirizzo, così diverse da connotare la laurea in Scienze Politiche da similare a Giurisprudenza (nell’indirizzo politico-amministrativo) piuttosto che a Sociologia (nell’indirizzo politico-sociale), non possono, oggi, considerarsi irrilevanti per l’accesso alle classi di concorso utili all’insegnamento.

Parte della problematica è stata già affrontata con la riforma universitaria in cui i vecchi indirizzi sono confluiti in tre aree politologiche (L-16 Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione, L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali, L-37 Scienze sociali per la cooperazione e lo sviluppo e la pace) che raccolgono l’eredità dei precedenti indirizzi.

Ma a mio avviso la confluenza ha penalizzato l’indirizzo politico-economico, decisamente più tecnico rispetto agli insegnamenti nei restanti indirizzi, escludendolo dalle tabelle di equipollenza a Lauree di matrice economica.

Nel mio caso, con una Laurea in Scienze Politiche – indirizzo politico economico conseguita nel 1992, due Master universitari annuali, uno in Economia e l’altro in Business Administration, conseguiti presso l’Università di Torino e un’esperienza manageriale ventennale in aziende private, non possiedo i requisiti per concorrere all’insegnamento delle Scienze economico aziendali (A-45) perché la Laurea in Scienze Politiche non lo consente. Possibile?

Pur comprendendo l’esigenza di normalizzare e classificare i vari percorsi formativi, ritengo che vadano valorizzate nei requisiti d’accesso alle classi di concorso utili per l’insegnamento le specificità dove presenti. Mi faccio, quindi, portavoce della richiesta di valutare l’estensione de:

  1. L’equipollenza di Scienze Politiche – indirizzo politico economico alle Lauree di matrice economica.
  2. I requisiti di accesso ai concorsi non considerando la sola Laurea ma anche i Diplomi di Master, generalmente avanzati e specifici su una materia,

offrendo davvero le giuste opportunità a chi per merito  e a proprie spese ha saputo aggiornarsi e specializzarsi.

Simona Tua

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