Computer a Scuola, in una classe viene usato solo da 1 studente su 3, i dati – L’indagine “GoStudent Future of Education Report 2024”, realizzata in collaborazione con Edelman Data & Intelligence, rivela una fotografia preoccupante del panorama educativo italiano in termini di digitalizzazione. Nonostante l’investimento dei fondi del Pnrr negli ultimi due anni, volti a incrementare l’adozione di nuove tecnologie nelle scuole, la situazione pratica mostra che le istituzioni scolastiche italiane stentano a raggiungere un livello soddisfacente di digitalizzazione.
Ciò emerge chiaramente dal confronto con la media europea: solo il 34% degli studenti italiani può utilizzare il computer in classe, rispetto al 50% della media europea, e appena il 25% ha accesso ai tablet, contro il 36% dei coetanei europei.
Questo deficit di risorse digitali non solo limita l’accesso a strumenti di apprendimento online ma impedisce anche lo sviluppo delle competenze digitali che, secondo la Commissione europea, sono cruciali per il 90% dei profili professionali attuali. La carenza di attrezzature idonee rende le scuole italiane inadeguate a preparare gli studenti alle sfide del mondo lavorativo moderno, che richiede una solida preparazione in ambito digitale.
Interessante è il punto di vista degli studenti coinvolti nella ricerca: circa la metà di loro immagina che entro il 2050 le aule tradizionali possano scomparire, sostituite da ambienti di apprendimento virtuale, sfruttando tecnologie come la realtà virtuale (VR).
Questo dato sottolinea la percezione diffusa tra i giovani della necessità di una trasformazione educativa che abbracci pienamente le potenzialità offerte dal digitale. Inoltre, una schiacciante maggioranza (74%) ritiene che la tecnologia sia essenziale per apprendere in modo più efficace rispetto ai metodi tradizionali.
La ricerca “GoStudent Future of Education Report 2024” solleva quindi un campanello d’allarme riguardo alla necessità di accelerare il processo di digitalizzazione delle scuole italiane.
È cruciale che le istituzioni, sostenute adeguatamente dai fondi pubblici e da una visione strategica lungimirante, implementino soluzioni tecnologiche avanzate per garantire agli studenti un’istruzione moderna che risponda alle esigenze del presente e del futuro. Solo così sarà possibile colmare il divario esistente con gli altri Paesi europei e fornire agli studenti le competenze richieste dal mercato del lavoro globale.
L’ultima ricerca di GoStudent, in collaborazione con Edelman Data & Intelligence, offre un’immagine dettagliata e riflessiva sullo stato attuale e le prospettive future dell’educazione digitale in Italia, confrontandola con altre realtà europee.
Attraverso questo studio, condotto su un ampio campione di genitori e giovani della Generazione Alpha, emerge chiaramente come l’introduzione di nuove tecnologie nelle scuole italiane, sebbene sostenuta dai fondi del PNRR, non abbia ancora raggiunto un livello di digitalizzazione che permetta di sfruttare appieno le potenzialità degli strumenti di apprendimento online.
I dati rivelano che solo il 34% degli studenti italiani ha accesso al computer in classe, una percentuale inferiore rispetto alla media europea del 50%, e soltanto il 25% ha la possibilità di utilizzare tablet, contro il 36% della media europea.
Queste cifre indicano che la maggior parte delle scuole italiane non è ancora completamente attrezzata per fornire un accesso adeguato agli strumenti digitali necessari per sviluppare le competenze richieste nel mercato del lavoro moderno, dove, secondo la Commissione europea, il 90% dei lavori professionali richiede una certa familiarità con il digitale.
Nonostante queste lacune infrastrutturali, sia gli studenti sia i loro genitori mostrano un grande interesse e una marcata apertura verso le potenzialità offerte dall’educazione digitale.
La visione futuristica della scuola, espressa dagli studenti coinvolti nello studio, prevede ambienti di apprendimento altamente tecnologici, con aule virtuali che utilizzano la realtà virtuale (VR) per un’esperienza educativa più immersiva e personalizzata. Un impressionante 74% degli studenti ritiene che la tecnologia sia fondamentale per apprendere in modo più efficace rispetto ai metodi tradizionali.
Parallelamente, tre genitori su quattro apprezzano il valore aggiunto di un approccio educativo più digitale, sottolineando come questo possa facilitare un apprendimento personalizzato e autogestito, adattando il ritmo e i contenuti alle esigenze individuali degli studenti.
Inoltre, l’approccio misto e ibrido, che combina elementi di didattica tradizionale e digitale, è percepito come una soluzione ottimale per stimolare gli studenti e supportarli anche dal punto di vista emotivo, contribuendo a ridurre stress e ansia.
Interessante è anche l’osservazione sui benefici delle ripetizioni, sia in presenza sia online, valutate estremamente efficaci dalla maggior parte dei genitori per rafforzare la comprensione e migliorare le competenze degli studenti.
Questo dimostra come gli strumenti digitali e gli approcci educativi personalizzati possano giocare un ruolo cruciale nel rafforzare la fiducia degli studenti e promuovere un ambiente di apprendimento positivo e su misura.
In conclusione, la ricerca evidenzia una richiesta crescente da parte di studenti e famiglie per un sistema educativo che integri più profondamente tecnologie digitali e metodi didattici innovativi. È evidente l’esigenza di superare le attuali barriere infrastrutturali e culturali per abbracciare pienamente le opportunità offerte dal digitale, al fine di preparare gli studenti alle sfide del futuro.