Studente si taglia un dito con il tornio durante uno stage, Flc Cgil: “Rivedere alternanza scuola-lavoro”

Studente si taglia un dito con il tornio durante uno stage, Flc Cgil: “Rivedere alternanza scuola-lavoro” – Elena Bruzzese, Segretaria Generale della Flc Cgil di Genova, ha espresso preoccupazione e richiesto interventi normativi a seguito dell’incidente occorso a un giovane di 18 anni a Casarza il 29 febbraio scorso. Il ragazzo, impegnato in un tirocinio nell’ambito del Pcto (precedentemente noto come alternanza scuola-lavoro), ha subito un infortunio lavorativo che gli ha causato il taglio di una falange mentre utilizzava un tornio.

Dopo l’incidente, è stato necessario il trasporto all’ospedale di Savona, specializzato in chirurgia della mano, mediante un’ambulanza della Croce Rossa Riva Trigoso.

La Flc Cgil di Genova sottolinea con forza la necessità di ripensare i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto) per garantire un ambiente sicuro per gli studenti e le studentesse coinvolti. Critica l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro, ritenendo che questa possa indurre le istituzioni scolastiche a selezionare senza adeguate precauzioni le opportunità formative aziendali disponibili, trascurando gli aspetti legati alla sicurezza.

Inoltre, mette in guardia dal rischio di sfruttamento degli studenti come manodopera a basso costo, evidenziando l’importanza centrale della formazione e l’essenziale contributo delle organizzazioni sindacali e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) nel monitorare la sicurezza sui luoghi di formazione e lavoro.

Anche la Rete degli Studenti Medi, sindacato studentesco attivo nella critica dei Pcto, ha preso posizione in merito all’accaduto, con il coordinatore ligure Francesco Devoti che ha denunciato la strutturale inefficienza e pericolosità dei Pcto, considerandoli dannosi sia in termini ideologici che pratici.

La recente vicenda è stata descritta come un campanello d’allarme che non può essere ignorato, sollecitando l’abrogazione dei Pcto, giudicati responsabili di sottrarre agli studenti tempo prezioso che dovrebbe essere invece dedicato alla formazione scolastica e al contrasto dello sfruttamento gratuito.

La critica alla visione mercantilistica dell’istruzione emerge con forza nelle parole di Devoti, che invoca un cambio di paradigma: gli studenti non dovrebbero essere visti come risorse lavorative da inserire precocemente nel mercato del lavoro, ma come individui in formazione, cittadini consapevoli da preparare per un futuro di partecipazione attiva e responsabile nella società.

La tragedia delle perdite umane già verificatesi in passato a causa di simili iniziative rafforza la richiesta di un’immediata revisione e riforma dei Pcto, in nome della sicurezza, della formazione e della dignità degli studenti.