Concorso scuola straordinario ter 2024, date prove infanzia, primaria e secondaria

Concorso scuola straordinario ter docenti 2024, date prove infanzia, primaria e secondaria – La tanto attesa notizia è stata finalmente annunciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: sono state stabilite le date per il “concorsone” destinato all’assunzione di docenti, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno. Le prove scritte avranno inizio lunedì 11 marzo e coinvolgeranno quasi 45.000 cattedre, suddivise tra 15.340 posti per la scuola dell’infanzia e primaria, e 29.314 posti per la scuola secondaria. La concorrenza sarà notevole, con circa 373.000 candidati partecipanti: 69.117 per le scuole dell’infanzia ed elementari e 303.687 per le scuole medie e superiori.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato da Giuseppe Valditara, ha annunciato le date delle prove scritte del concorso straordinario “ter” 2024, rivolto ai docenti delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.

Quest’anno, il concorso mette a disposizione oltre 44.000 posti per aspiranti insegnanti, i quali prenderanno servizio a settembre, per l’anno scolastico 2024-2025. Queste assunzioni sono parte integrante degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che mira ad assicurare l’assunzione di 70.000 nuovi docenti nel sistema scolastico nazionale.

Per quanto riguarda i dettagli sui partecipanti e i posti disponibili, il concorso vede la partecipazione di 373.000 candidati, che hanno inviato la loro domanda tra l’11 dicembre 2023 e il 9 gennaio 2024. Dei posti banditi, 15.340 sono destinati alle scuole dell’infanzia e primaria, mentre 29.314 sono riservati alle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Il numero di candidati per le scuole dell’infanzia e primarie ammonta a 69.117, mentre per le scuole medie e superiori gli aspiranti sono 303.687. Questi numeri evidenziano l’ampia partecipazione al concorso e l’importante opportunità che rappresenta per molti professionisti dell’educazione di entrare stabilmente nel sistema scolastico, contribuendo così alla qualità dell’insegnamento e alla continuità didattica su tutto il territorio nazionale.

Il programma dettagliato prevede che le prove per i gradi scolastici inferiori si terranno l’11 e il 12 marzo. Successivamente, il 13 marzo inizieranno le prove per la scuola secondaria, che si estenderanno per cinque giorni lavorativi, escludendo sabato e domenica, e si concluderanno il martedì 19 marzo. Gli aspiranti insegnanti saranno organizzati in più turni di esame, se necessario, durante le mattinate e i pomeriggi, con dettagli specifici che saranno comunicati successivamente dagli Uffici Scolastici regionali.

Questo imponente processo di selezione rappresenta una fase cruciale per numerosi professionisti dell’educazione che aspirano a entrare stabilmente nel mondo della scuola.

Il concorso per l’assunzione di docenti introdurrà una novità significativa nelle modalità di selezione, con l’implementazione di una prova scritta da effettuarsi attraverso il computer in 100 minuti, seguita da un esame orale.

La prova scritta sarà composta da 50 domande a risposta multipla, incentrate su argomenti non strettamente disciplinari. In dettaglio, i candidati saranno chiamati a rispondere a quesiti distribuiti come segue: 10 di carattere pedagogico, 15 di natura psicopedagogica, inclusi quelli riguardanti l’inclusione, 15 sulle metodologie didattiche, incluse le tecniche di valutazione, 5 sulla competenza in lingua inglese e 5 sull’impiego didattico delle tecnologie digitali.

Solo chi otterrà un punteggio minimo di 70/100 alla prova scritta potrà accedere all’esame orale, durante il quale verranno approfonditi i temi specifici della disciplina per la quale si concorre.

Questo criterio di selezione si pone come un ostacolo significativo, capace di ridurre considerevolmente il numero di candidati ammessi alla fase successiva in molte categorie di concorso, come già verificatosi in occasioni analoghe nel passato recente.

Questa nuova modalità di valutazione mira a testare non solo le conoscenze specifiche dei candidati, ma anche le loro competenze pedagogiche, metodologiche, linguistiche e tecnologiche, elementi fondamentali per l’insegnamento nell’era digitale.

Durante la prova orale del concorso, si valuteranno approfonditamente le conoscenze e le competenze del candidato relative alla materia di insegnamento scelta, oltre alle abilità didattiche, la capacità di elaborare progetti, l’utilizzo efficace delle tecnologie e degli strumenti multimediali.

Questa fase è cruciale e prevede una durata massima di 45 minuti per i candidati della scuola secondaria e di 30 minuti per quelli dell’infanzia e primaria, con possibili eccezioni per l’inclusione di prove pratiche e l’assegnazione di tempi supplementari o ausili richiesti dai candidati.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di questi concorsi e delle imminenti assunzioni come passi avanti nel riconoscimento del valore dei docenti e nella lotta al precariato. Queste iniziative sono intese a promuovere un insegnamento di alta qualità su tutto il territorio nazionale e a favorire la continuità didattica.

I vincitori dei concorsi firmeranno inizialmente un contratto a tempo determinato. Durante il primo anno di insegnamento, dovranno acquisire i 30 crediti formativi universitari (CFU) mancanti per completare il loro percorso di abilitazione. Con le normative introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il requisito di CFU per partecipare ai concorsi e per l’insegnamento è stato fissato a 60, oltre al possesso del titolo di laurea.

Coloro che completano con successo sia il percorso di abilitazione che il concorso straordinario “ter” saranno assunti a tempo indeterminato. Anche per i docenti che iniziano con 24 CFU, il percorso prevede la partecipazione al concorso e, una volta superato, l’obbligo di ottenere i restanti 36 CFU durante il primo anno di insegnamento per raggiungere l’abilitazione completa.