Integrazione Classe Concorso A026 e A028, Novità e Decreto

Integrazione Classe Concorso A026 e A028, Novità e Decreto – È stata effettuata una pubblicazione importante nella Gazzetta Ufficiale: il Decreto del 20 novembre 2023, emesso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), che modifica i requisiti per l’accesso alle classi di concorso A026 – Matematica e A028 – Matematica e Scienze. Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2024, rappresenta un passo significativo nell’ambito dell’istruzione, specialmente per le discipline STEM.

Il provvedimento si prefigge l’obiettivo di allargare la base dei candidati ammissibili ai concorsi per insegnanti nelle due classi di concorso sopracitate, in risposta alla marcata carenza di docenti in queste materie. Questa esigenza è stata particolarmente sentita per le materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), dove la domanda di insegnanti è elevata, sia per le nomine a tempo indeterminato che per le supplenze.

Il Decreto MIM, in linea con le disposizioni del cosiddetto Decreto PNRR2 (Decreto-Legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla Legge 29 giugno 2022, n. 79), introduce nuovi requisiti per l’accesso a queste classi di concorso. Il Decreto PNRR2, infatti, aveva già previsto la possibilità di integrare i requisiti per le discipline di Matematica e Matematica e Scienze, al fine di assicurare una più ampia copertura delle cattedre in queste aree cruciali.

Questa evoluzione normativa mira a rispondere in modo più efficace alle necessità del sistema educativo, garantendo al contempo che gli standard di insegnamento nelle discipline STEM siano mantenuti ad un livello elevato.

Il Decreto Ministeriale recentemente pubblicato specifica i nuovi requisiti per l’accesso alle classi di concorso A026 – Matematica e A028 – Matematica e Scienze. Questi requisiti aggiornati sono dettagliatamente elencati nella TABELLA A, allegata al decreto, un documento in formato PDF di 2Mb.

Riguardo ai criteri aggiornati per l’accesso, il DM chiarisce che:

  • Crediti Formativi Universitari (CFU) e Esami Richiesti: I CFU richiesti dal provvedimento possono essere ottenuti attraverso i corsi di laurea (di primo livello, magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento), così come attraverso singoli insegnamenti universitari. È importante notare che i CFU conseguiti tramite la tesi di laurea non sono computabili ai fini dell’accesso alle classi di concorso.
  • Integrazione del Piano di Studi per i Corsi di Laurea di Vecchio Ordinamento: Per quanto riguarda i corsi di laurea secondo il vecchio ordinamento, il decreto stabilisce che un’annualità corrisponde a esami del nuovo ordinamento per un totale di 12 CFU, mentre ciascun esame semestrale equivale a esami di nuovo ordinamento per un totale di 6 CFU. Questi esami, in conformità al nuovo ordinamento, devono essere sostenuti negli SSD (Settori Scientifico-Disciplinari) corrispondenti alle discipline richieste.

Queste modifiche rappresentano un aggiornamento significativo dei criteri di accesso, volti a facilitare l’ingresso di più candidati qualificati nelle discipline di Matematica e Matematica e Scienze, due ambiti in cui si registra una crescente necessità di docenti.

Il Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) fornisce ulteriori dettagli importanti sui requisiti di accesso per le classi di concorso A026 e A027, come segue:

  • Titoli di Accesso per Lauree Magistrali: Se nella colonna “Titoli di accesso Lauree magistrali” della Tabella A è indicata una specifica classe di laurea magistrale, sono considerate valide ai fini dell’accesso anche la laurea specialistica e quella di vecchio ordinamento corrispondenti. Questo vale secondo quanto stabilito dal Decreto del 9 luglio 2009, anche se tali titoli non sono esplicitamente menzionati nelle corrispondenti colonne della tabella.
  • Corrispondenza per Lauree di Vecchio Ordinamento: Per le lauree di vecchio ordinamento che corrispondono a più lauree specialistiche o magistrali, gli atenei che hanno rilasciato il titolo di studio hanno il compito di fornire, su richiesta dell’interessato, un certificato. Questo documento deve attestare a quale singola classe di laurea magistrale è equiparato il titolo di studio posseduto dal candidato.

Queste precisazioni del Decreto MIM sono fondamentali per garantire chiarezza e trasparenza nel processo di accesso alle classi di concorso, in particolare per i titolari di lauree specialistiche o di vecchio ordinamento. Consentono di ampliare l’accessibilità a queste classi di concorso a un maggior numero di candidati qualificati, facilitando così la copertura delle cattedre in ambiti di studio cruciali.

Il Decreto del 20 novembre stabilisce disposizioni importanti per coloro che detengono titoli di studio riconosciuti validi secondo la normativa precedente. Queste disposizioni riguardano la partecipazione a diverse opportunità nel campo dell’insegnamento, garantendo la salvaguardia dei diritti acquisiti. In particolare:

  • Partecipazione ai Concorsi per Docenti: Chi possiede titoli di studio validi secondo il DPR 14 febbraio 2016, n. 19, modificato e integrato dal Decreto MIUR 9 maggio 2017, n. 259, mantiene il diritto di partecipare ai concorsi per l’insegnamento.
  • Accesso ai Percorsi Abilitanti per Insegnanti: I titolari di tali titoli di studio possono accedere ai percorsi abilitanti per diventare insegnanti.
  • Corsi di Specializzazione sul Sostegno e TFA Sostegno IX Ciclo: Il decreto conferma la validità dei titoli per l’accesso ai corsi di specializzazione sul sostegno, incluso il TFA Sostegno IX ciclo.
  • Accesso alle Graduatorie per le Supplenze: Coloro che possiedono i titoli di studio validi in base alla normativa indicata mantengono anche il diritto di accesso alle graduatorie per le supplenze, inclusa la partecipazione alle graduatorie GPS 2024.

Queste disposizioni rappresentano una tutela per chi ha conseguito i propri titoli sotto la precedente normativa, assicurando che i loro sforzi e le loro qualifiche siano riconosciuti e valorizzati nel contesto attuale. Ciò garantisce una continuità e un riconoscimento per coloro che hanno intrapreso percorsi formativi precedentemente stabiliti, permettendo loro di proseguire la propria carriera nel mondo dell’istruzione senza interruzioni.