Come diventare docente nel 2024, Novità, Iter e Concorsi

Come diventare docente nel 2024, Novità, Iter e Concorsi – La riforma del reclutamento e della formazione iniziale e continua dei docenti ha introdotto significative modifiche nel percorso per diventare insegnante, specialmente per quanto riguarda la scuola secondaria. Tuttavia, il percorso per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria è rimasto sostanzialmente invariato.

La riforma del reclutamento degli insegnanti, implementata a seguito del decreto PNRR2 convertito in legge, ha introdotto cambiamenti significativi nel processo di formazione e reclutamento per gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. Queste nuove disposizioni stabiliscono un percorso aggiornato per l’ingresso nella professione docente, che include diverse fasi chiave:

  • Abilitazione: I candidati devono conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Questo passaggio è fondamentale per garantire che gli aspiranti insegnanti possiedano le competenze e le conoscenze necessarie per svolgere il loro ruolo.
  • Superamento del Concorso: Dopo aver ottenuto l’abilitazione, i candidati devono superare un concorso. Questo concorso è progettato per valutare ulteriormente le competenze dei candidati e la loro idoneità per l’insegnamento.
  • Periodo di Prova in Servizio: Una volta superato il concorso, i candidati dovranno completare un periodo di prova in servizio. Questa fase consente ai futuri insegnanti di applicare le loro competenze in un contesto reale, sotto la supervisione e la valutazione di esperti.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e primaria, la riforma non ha apportato modifiche: per questi gradi di insegnamento, rimangono in vigore le normative precedentemente stabilite. Pertanto, chi mira a insegnare nella scuola secondaria nel 2024 dovrà seguire il nuovo iter stabilito dalla riforma, mentre chi aspira ad insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria continuerà a seguire le regole esistenti.

Per diventare docenti di scuola secondaria nel 2024 bisogna:

  • conseguire il titolo di studio di accesso all’insegnamento: per scuola secondaria di primo e secondo grado serve laurea magistrale o diploma AFAM di II livello. Per ITP servono laurea triennale o diploma AFAM di I livello;
  • conseguire l’abilitazione all’insegnamento (percorso da 60 CFU);
  • superare il concorso per insegnanti;
  • realizzare un anno di prova in servizio con test finale e valutazione conclusiva.

Il nuovo regolamento per diventare insegnanti nella scuola secondaria ha introdotto una serie di requisiti e procedure specifiche che devono essere soddisfatti e seguiti per essere immessi in ruolo. Ecco un riassunto chiaro delle nuove regole:

  • Superamento del Concorso: Per diventare insegnante di ruolo, è imprescindibile superare un concorso per insegnanti. Questo passaggio è cruciale per assicurare che i candidati abbiano le competenze e le conoscenze necessarie per l’insegnamento.
  • Periodo di Formazione e Prova in Servizio: Dopo aver superato il concorso, i candidati devono completare un periodo di formazione e prova in servizio. Questo periodo consente ai futuri insegnanti di applicare praticamente le loro competenze e di acquisire esperienza diretta sotto la supervisione di professionisti esperti.
  • Requisiti di Accesso al Concorso: Per partecipare al concorso, è necessario essere in possesso di una laurea e aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento. Quest’ultima si ottiene attraverso un percorso formativo specifico che prevede il conseguimento di 60 crediti formativi universitari o accademici (CFU/CFA).
  • Periodo Transitorio fino al 31 Dicembre 2024: Per facilitare la transizione alla nuova normativa, è previsto un periodo transitorio che dura fino al 31 dicembre 2024. Questo periodo transitorio permette ai potenziali candidati di adeguarsi alle nuove disposizioni.
  • Distinzioni per l’Abilitazione: Le nuove regole prevedono distinzioni nell’ottenimento dell’abilitazione in base al grado di istruzione e alla tipologia di posto per cui si concorre.

In sintesi, queste nuove disposizioni mirano a garantire che i futuri insegnanti siano adeguatamente preparati e qualificati per l’importante ruolo educativo che svolgeranno, assicurando al contempo un processo di selezione equo e trasparente. Questa riforma rappresenta un cambiamento significativo nel percorso per diventare insegnante nella scuola secondaria in Italia.

Per diventare insegnanti, gli aspiranti docenti devono seguire un percorso universitario o accademico specificamente abilitante, che richiede la frequenza obbligatoria e il conseguimento di almeno 60 crediti formativi universitari (CFU) o accademici (CFA), comprensivi di una prova finale. Dettagli su come si struttura il percorso abilitante sono disponibili su apposite pagine informative.

I 60 CFU/CFA devono includere:

  • Almeno 10 CFU/CFA in ambito pedagogico.
  • Almeno 20 CFU/CFA di tirocinio, sia diretto che indiretto, con un minimo di 10 CFU/CFA dedicati al tirocinio diretto. Per ciascun credito formativo, l’attività pratica in classe non può essere inferiore a 12 ore.
  • Riconoscimento della validità dei 24 CFU/CFA già acquisiti, che costituiscono un requisito per l’accesso ai concorsi per insegnanti secondo l’ordinamento precedente.

Chi può partecipare?

Il percorso abilitante è accessibile a candidati con i seguenti titoli di studio:

  • Per la scuola secondaria di primo e secondo grado: necessario possedere una laurea magistrale o a ciclo unico, un diploma di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) di II livello, o un titolo equipollente/equiparato.
  • Per i posti di insegnante tecnico-pratico (ITP): richiesta una laurea triennale, un diploma AFAM di I livello, o un titolo equipollente/equiparato.

Gli iscritti a corsi di laurea pertinenti possono partecipare ai corsi abilitanti per diventare insegnanti. Nel caso di lauree magistrali a ciclo unico, la partecipazione è possibile dopo aver conseguito 180 CFU.

Per i primi tre cicli del percorso formativo abilitante, è ammessa anche la partecipazione di docenti già impiegati, con contratto in corso, nella stessa classe di concorso in scuole statali o paritarie, o in percorsi di istruzione e formazione professionale regionale. Questo permette ai docenti già in attività di adeguarsi alle nuove normative e di acquisire l’abilitazione richiesta.

Le nuove regole per diventare insegnanti prevedono il superamento di concorsi per docenti, che vengono organizzati a livello regionale con frequenza annuale. Le procedure di questi concorsi combinano la valutazione dei titoli con esami e includono una prova scritta unica composta da quesiti a risposta aperta, seguita da una prova orale.

Fino al 31 dicembre 2024, è possibile che venga introdotta anche una prova preselettiva. Dopo il concorso, vengono stilate due graduatorie separate: una per gli aspiranti non ancora abilitati e l’altra per i docenti già abilitati, questi ultimi avendo la priorità nelle assunzioni.

Chi può partecipare?

  • Docenti Abilitati: Possono partecipare i candidati che possiedono l’abilitazione specifica per la classe di concorso a cui intendono accedere, per i posti comuni, o un’idonea specializzazione per il sostegno.
  • Docenti Non Abilitati: Per i posti comuni, possono partecipare anche i docenti non abilitati che abbiano il titolo di studio richiesto per la classe di concorso e almeno tre anni di esperienza di insegnamento, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni, di cui almeno un anno nella classe di concorso specifica.

Eccezioni previste fino al 31 dicembre 2024 (fase transitoria):

  • Gli aspiranti in possesso del titolo di accesso che hanno completato almeno 30 CFU (o CFA) del percorso abilitante, inclusa la parte di tirocinio diretto.
  • Gli aspiranti in possesso del titolo di accesso che hanno acquisito i 24 CFU/CFA, requisito per l’accesso ai concorsi per insegnanti secondo l’ordinamento precedente, entro il 31 ottobre 2022.

Queste regole mirano a garantire un equilibrio tra la necessità di assicurare insegnanti qualificati e l’opportunità di accesso alla professione per coloro che sono in fase di completamento del percorso formativo richiesto.

Secondo il nuovo regolamento per l’accesso alla carriera di insegnante in Italia, ci sono procedure specifiche per coloro che superano il concorso, a seconda che siano già abilitati o meno.

  • Per gli Insegnanti Già Abilitati:
    • Assunzione a Tempo Indeterminato: Dopo aver superato il concorso, gli insegnanti abilitati vengono assunti con un contratto a tempo indeterminato.
    • Periodo di Formazione e Prova: Devono completare un anno di formazione e prova in servizio, prestando almeno 180 giorni di servizio effettivo, di cui 120 dedicati alle attività didattiche.
    • Valutazione e Conferma in Ruolo: Alla fine dell’anno, devono superare una prova finale e ricevere una valutazione positiva dal dirigente scolastico per essere confermati in ruolo. Sono poi vincolati a rimanere nella prima sede assegnata per tre anni, compreso l’anno di prova.
  • Per i Candidati Senza Abilitazione:
    • Supplenza Annuale: Se superano il concorso, questi candidati ricevono inizialmente un incarico di supplenza per un anno.
    • Obbligo Formativo: Durante questo periodo, devono completare 30 CFU/CFA attraverso un percorso formativo universitario o accademico specifico per insegnanti, a cui hanno diritto di accesso.
    • Esame Finale per l’Abilitazione: Dopo aver acquisito i CFU/CFA necessari, devono superare un esame finale, che include una prova scritta di progettazione didattica relativa alla disciplina della classe di concorso e una lezione simulata.
    • Assunzione a Tempo Indeterminato e Periodo di Prova: Una volta superato l’esame, vengono assunti a tempo indeterminato e devono completare un anno di formazione e prova per l’ingresso definitivo in ruolo.

In entrambi i casi, una volta assunti in ruolo, i docenti vengono cancellati da tutte le altre graduatorie, siano esse di merito, provinciali, di istituto o a esaurimento, nelle quali risultino iscritti. Questa misura assicura che l’assunzione in ruolo sia definitiva e che non ci siano sovrapposizioni di incarichi o ambiguità nel sistema di reclutamento.

Per diventare insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria, è necessario seguire un percorso specifico che include il conseguimento di un titolo di studio abilitante, il superamento di un concorso per l’immissione in ruolo e un periodo di formazione e prova. Ecco i dettagli:

  • Titoli di Studio di Accesso all’Insegnamento (anche Abilitanti):
    • Laurea Magistrale Quinquennale in Scienze della Formazione Primaria, disponibile sia nel vecchio ordinamento (ai sensi dell’articolo 6 della Legge 169 del 2008) sia nel nuovo ordinamento (articolo 6 del decreto ministeriale 249 del 2010), che include un tirocinio formativo.
    • Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico, ottenuto entro l’anno scolastico 2001-2002, come stabilito dal decreto ministeriale del 10 marzo 1997.
    • Esclusivamente per la scuola d’infanzia: Diploma di Istituto Magistrale o di Scuola Magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 (secondo il decreto ministeriale del 10 marzo 1997).
  • Superamento del Concorso per l’Immissione in Ruolo:
    • I candidati devono partecipare e superare un concorso pubblico specifico per l’immissione in ruolo come docenti di scuola dell’infanzia o primaria.
  • Superamento del Periodo di Formazione e Prova:
    • Dopo aver superato il concorso, i candidati devono completare con successo un periodo di formazione e prova, della durata di un anno, per consolidare le competenze professionali e didattiche e per dimostrare la loro effettiva idoneità all’insegnamento.

Questo percorso assicura che gli insegnanti siano adeguatamente preparati sia dal punto di vista teorico che pratico, garantendo un alto standard di qualità nell’educazione offerta nelle scuole dell’infanzia e primaria.

Per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria, è richiesto il completamento di un percorso formativo specifico che porta all’abilitazione. Ecco i dettagli principali:

  • Corso di Laurea Magistrale Quinquennale:
    • Il percorso abilitante si articola in un corso di laurea magistrale quinquennale, che include un tirocinio formativo sia diretto che indiretto.
    • Il tirocinio ha una durata complessiva di un anno, per un totale di 600 ore, equivalenti a 24 CFU (crediti formativi universitari).
    • Le attività di tirocinio, sia indirette che dirette, iniziano a partire dal secondo anno di corso.
  • Discussione della Tesi e Relazione Finale di Tirocinio:
    • Il corso di laurea culmina con la discussione di una tesi e di una relazione finale di tirocinio.
    • Questi esami hanno valore abilitante all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.
  • Abilitazione e Inserimento nelle Graduatorie:
    • Una volta abilitati, i laureati possono essere inseriti nella II fascia delle graduatorie di Istituto per il conferimento di incarichi a tempo determinato (supplenze).
    • Possono inoltre partecipare ai concorsi per titoli ed esami per l’immissione in ruolo.

Eccezioni per Titoli Precedenti:

  • Gli aspiranti in possesso di un diploma di Istituto Magistrale o di Scuola Magistrale, o di un diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico, conseguiti entro l’anno scolastico 2001-2002, hanno già un titolo considerato abilitante, in virtù delle normative vigenti all’epoca.

Questo percorso garantisce che gli insegnanti destinati alla scuola dell’infanzia e primaria siano adeguatamente formati e preparati per affrontare le sfide e le responsabilità specifiche di questo livello di insegnamento.