Visite Fiscali Statali 2024, Cambiano gli Orari, ecco le Novità

Per i dipendenti pubblici (statali) dal 2024 ci sarano delle novità riguardanti gli orari delle visite fiscali INPS, le novità sono state introdotte inseguito alla recente sentenza del Tar del Lazio (Tribunale Amministrativo Regionale) che ha di fatto modificato gli orari in cui i lavoratori potranno ricevere la visita da parte del medico fiscale Inps, nell’articolo vediamo quali sono tutte le novità in vigore dal 2024.

Visite Fiscali Statali 2024, Cambiano gli Orari, ecco le Novità

Le regole relative alle visite fiscali statali stanno subendo dei cambiamenti significativi. Secondo l’annuncio dell’INPS del 22 dicembre 2023, sarà possibile effettuare visite fiscali solo durante le fasce orarie comprese tra le 10 e le 12 e tra le 17 e le 19 di tutti i giorni, compresi domeniche e festivi.

La riduzione delle fasce orarie per i dipendenti pubblici in malattia da 7 a 4 ore al giorno è stata motivata da una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio. Questa sentenza ha parzialmente annullato il Decreto Madia del 2015, sostenendo che la suddivisione delle fasce orarie era inadeguata a garantire l’armonizzazione tra il settore pubblico e privato.

In questo articolo, esploreremo come questa sentenza influirà sulle visite fiscali statali e i cambiamenti che si prospettano in seguito a questa decisione del TAR del Lazio.

Importanti modifiche agli orari delle visite fiscali statali sono state annunciate dall’INPS attraverso il Messaggio n. 4640 datato 22-12-2023. Secondo tale comunicato, le visite fiscali saranno consentite dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni, inclusi domeniche e festivi. Ciò rappresenta una significativa riduzione rispetto alla precedente prassi che consentiva i controlli per un periodo di 7 ore al giorno, come in vigore fino al 21 dicembre 2023, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, festivi inclusi.

La decisione dell’INPS è stata motivata dalla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, emessa in risposta a una petizione presentata dalla UIL Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria il 3 novembre 2023. Questa sentenza ha parzialmente annullato il Decreto Madia riguardante le fasce orarie delle visite fiscali per i dipendenti pubblici, equiparandole a quelle del settore privato.

La riduzione delle fasce orarie riguarda ora anche i docenti di tutte le scuole, il personale ATA e tutti i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, inclusi coloro che lavorano per Comuni, Regioni, Province, Università, Enti locali e centrali. I dettagli di queste modifiche sono stati confermati dall’INPS nel Messaggio n. 4640 del 22-12-2023.

Per comprendere appieno le implicazioni di questa decisione, esamineremo innanzitutto il funzionamento attuale delle visite fiscali.

La visita fiscale INPS viene condotta quando un dipendente pubblico è in congedo per malattia e non è presente sul luogo di lavoro.

A partire dal 22 dicembre 2023, con l’abolizione delle regole stabilite dal Decreto Madia, un dipendente statale in malattia può allontanarsi dalla propria abitazione dalle 13:00 alle 17:00 o dalle 19:00 in poi fino alle 10:00 del giorno successivo. Durante le restanti fasce orarie, è tenuto a trovarsi presso il proprio domicilio nel caso in cui si sottoponga a un controllo fiscale.

La richiesta di visita fiscale per i dipendenti pubblici proviene dal datore di lavoro. È importante sottolineare, per una migliore comprensione del funzionamento delle visite fiscali statali, che sia nel settore pubblico che in quello privato, il datore di lavoro può richiedere una visita fiscale tramite il portale telematico dell’INPS per verificare lo stato di salute effettivo del dipendente in caso di assenza per motivi di malattia.

Le spese relative alla visita fiscale sono a carico del datore di lavoro, il quale è tenuto a presentare una specifica istanza attraverso il portale dell’INPS. Questo perché la visita fiscale è condotta esclusivamente da personale medico incaricato dall’Istituto.

La sentenza n. 16305 emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio il 3 novembre 2023 ha evidenziato una chiara disparità di trattamento tra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato, portando a una modifica delle fasce orarie per le visite fiscali in caso di malattia, con un’equiparazione.

In base alle regole stabilite dal Decreto Madia, le disposizioni precedenti – la cui cancellazione è stata confermata nel Messaggio n. 4640 datato 22-12-2023 – erano le seguenti:

  • Nel settore privato, il lavoratore in malattia era tenuto a rimanere a casa per le visite solo durante due fasce orarie (10-12 e 17-19), senza obblighi nei giorni festivi e non lavorativi.
  • Nella Pubblica Amministrazione, compreso il personale scolastico, le fasce orarie erano molto più ampie (9-13 e 15-18), con l’obbligo di reperibilità anche in giorni non lavorativi e festivi.

Il TAR ha sostenuto che trattare in modo diverso la malattia in base al tipo di lavoro (pubblico o privato) violasse il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione. Di conseguenza, con il Messaggio n. 4640 del 22-12-2023, l’INPS ha comunicato le nuove disposizioni relative agli orari delle visite fiscali statali, eliminando le precedenti disparità.

Con la sentenza n. 16305 del 3 novembre 2023 del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, la normativa relativa agli orari delle visite fiscali è stata adeguata alle disposizioni emesse dal TAR. Il Decreto Madia, che precedentemente regolamentava le fasce orarie per le visite fiscali, è stato superato dalla decisione del TAR. Di conseguenza, le visite fiscali si terranno ora dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni, compresi domeniche e festivi, come stabilito dal Messaggio n. 4640 del 22-12-2023.

Queste nuove regole rappresentano un adeguamento finalizzato a garantire l’uguaglianza di trattamento tra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato, conformemente al principio di uguaglianza sancito dalla sentenza del TAR del Lazio. In questo modo, la normativa attuale rispecchia le disposizioni del Messaggio n. 4640, garantendo coerenza con i principi costituzionali.

È importante sottolineare che nonostante le modifiche apportate alla normativa vigente sugli orari delle visite fiscali, esistono alcune categorie di lavoratori, sia nel settore privato che pubblico, che sono esentate dall’obbligo della visita fiscale. La Circolare INPS n. 95 del 7 giugno 2016 delinea chiaramente queste situazioni in cui i lavoratori sono esonerati dalla necessità di essere reperibili durante le fasce orarie previste per le visite INPS in caso di malattia.

Le situazioni di esenzione includono:

  1. Patologie gravi che richiedono cure salvavita.
  2. Malattie riconosciute come cause di servizio.
  3. Condizioni connesse a un grado di invalidità riconosciuto pari o superiore al 67%.

La Circolare INPS fornisce un elenco dettagliato di malattie che esentano i lavoratori dall’obbligo di reperibilità durante le fasce orarie stabilite. Ad esempio, l’esenzione si applica a condizioni come sindromi vascolari acute, insufficienza renale acuta, scompenso acuto in malattie psichiatriche, trapianti di organi vitali, malattie dismetaboliche in fase acuta, cirrosi epatica in fasi di scompenso, e molte altre.

Per una comprensione più approfondita e per consultare l’elenco completo delle condizioni di esenzione, si consiglia di fare riferimento direttamente alla Circolare INPS n. 95 del 7 giugno 2016.