Concorso Docenti Infanzia e Primaria 2024 pubblicato il Decreto Ministeriale, i dettagli

È stato ufficializzato il decreto che regolamenta il concorso per l’assunzione di insegnanti nelle scuole dell’infanzia e primarie nel 2023-2024. Il bando, in procinto di essere pubblicato, mira a selezionare 9.641 docenti per coprire sia i posti comuni che quelli di sostegno. All’interno del decreto, sono dettagliati la tabella dei titoli, il programma d’esame e tutti i dettagli relativi alla procedura concorsuale. I requisiti, le prove d’esame, le materie da studiare per la preparazione e ogni altra informazione pertinente sono forniti per garantire una comprensione completa del concorso.

Concorso Docenti Infanzia e Primaria pubblicato il Decreto Ministeriale, i dettagli

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emesso il Decreto Ministeriale n. 206 del 26 ottobre 2023, che disciplina il concorso per titoli ed esami finalizzato all’ingresso nei ruoli del personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno.

Il Decreto Ministerial contiene le regole del nuovo concorso ordinario per i docenti nelle scuole dell’infanzia e primarie, in attesa di essere pubblicato, e rappresenta uno dei concorsi più attesi del 2023, inserendosi nei programmi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’iniziativa fa parte degli sforzi del Ministero dell’Istruzione per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Riforma M4C1R2.1 della Missione 4 – Istruzione e Ricerca del PNRR.

Il PNRR prevede l’assunzione di 70.000 insegnanti per tutti i livelli scolastici, seguendo il nuovo sistema introdotto dalla riforma del reclutamento docenti. Secondo quanto comunicato dal sindacato Flc Cgil in un incontro con il Ministero del 29 novembre, il raggiungimento di questo obiettivo è pianificato nel seguente modo:

  • 20.000 assunzioni entro dicembre 2024;
  • 20.000 assunzioni entro settembre 2025;
  • 30.000 assunzioni entro giugno 2026.

Il bando per il concorso docenti della scuola dell’infanzia e primaria del 2023 prevede, secondo quanto comunicato alle organizzazioni sindacali in incontri informativi, l’apertura di 9.641 posti, di cui 3.570 per il posto comune e 6.071 nel sostegno. La suddivisione è la seguente:

  • 1.315 posti nella scuola dell’infanzia (707 posti comuni e 608 nel sostegno);
  • 8.326 posti nella scuola primaria (2.863 posti comuni e 5.463 nel sostegno).

Tuttavia, il Ministero dell’Istruzione ha già richiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze un’ulteriore integrazione dei posti da mettere a concorso, il che significa che il numero totale di posti potrebbe essere superiore a quanto indicato. Si consiglia di attendere l’uscita del bando per ottenere informazioni più dettagliate sui posti disponibili, con l’annuncio ufficiale previsto a breve.

Sono ammessi a partecipare al concorso per docenti di scuola d’infanzia e primaria, per i posti comuni, i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
  • diploma magistrale con valore di abilitazione o diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002 e, in particolare:
    • per i posti comuni della scuola primaria, il candidato in possesso del titolo di studio conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27;
    • per i posti comuni della scuola dell’infanzia, il candidato in possesso del titolo di studio conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27.

Per le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria, è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Possono partecipare al concorso, con riserva, coloro che, pur avendo conseguito all’estero i titoli di ammissione, abbiano presentato la domanda di riconoscimento secondo le normative vigenti entro la data di scadenza per la presentazione delle istanze di partecipazione al concorso. La partecipazione avviene con la riserva del successivo accertamento del possesso dei requisiti di ammissione.

I candidati sono ammessi con la condizione che l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) responsabile della procedura concorsuale possa successivamente verificare il possesso effettivo dei requisiti di ammissione. Nel caso in cui si verifichi la mancanza di tali requisiti in qualsiasi momento della procedura concorsuale, l’USR ha il potere di escludere il candidato dalla stessa.

La procedura concorsuale si articola in diverse fasi, tra cui la prova scritta, la prova orale e la valutazione dei titoli. In base al numero dei candidati, potrebbe essere prevista anche una prova preselettiva. Vediamo nel dettaglio come si svolgono queste fasi:

  • Prova Preselettiva (Se prevista): Nel caso in cui il numero dei candidati sia elevato, potrebbe essere prevista una prova preselettiva. Questa prova serve a ridurre il numero di partecipanti ammessi alle prove successive.
  • Prova Scritta: I candidati ammessi affrontano una prova scritta, che può variare a seconda della posizione per la quale concorrono. La prova scritta ha l’obiettivo di valutare le conoscenze specifiche richieste per il ruolo.
  • Prova Orale: I candidati che superano la prova scritta sono convocati per la prova orale. In questa fase, devono dimostrare le proprie competenze e abilità in un colloquio con la commissione esaminatrice.
  • Valutazione dei Titoli: In seguito alle prove scritte e orali, viene effettuata la valutazione dei titoli presentati dai candidati. Questa fase tiene conto di titoli accademici, esperienze lavorative, pubblicazioni, corsi di formazione, e altri elementi che contribuiscono alla valutazione complessiva del candidato.
  • Graduatoria Finale: A conclusione di tutte le fasi, viene stilata la graduatoria finale dei candidati in base ai punteggi ottenuti nelle diverse prove e nella valutazione dei titoli.

La specifica modalità di svolgimento delle prove e i criteri di valutazione sono definiti nel bando di concorso.

Le commissioni giudicatrici dispongono di un totale di 250 punti suddivisi come segue: 100 punti per la prova scritta, 100 punti per la prova orale e 50 punti per la valutazione dei titoli.

  • Prova Scritta: La commissione assegna alla prova scritta un punteggio massimo di 100 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono un punteggio complessivo non inferiore a 70 punti.
  • Prova Orale: Anche per la prova orale, la commissione assegna un punteggio massimo di 100 punti. La prova è superata dai candidati che conseguono un punteggio complessivo non inferiore a 70 punti.
  • Valutazione dei Titoli: La commissione assegna ai titoli accademici, culturali e professionali un punteggio massimo complessivo di 50 punti. La valutazione tiene conto di diversi elementi presentati dai candidati, come titoli accademici, esperienze lavorative, pubblicazioni, corsi di formazione, etc.

La somma dei punteggi ottenuti nelle diverse prove determina la posizione del candidato nella graduatoria finale. È importante che i candidati siano informati sui criteri specifici di valutazione definiti nel bando di concorso.