Concorso Scuola 2019 Per Diventare Docente, ecco le novità

Nel corso del 2019 saranno diversi i concorsi pubblici che verranno banditi per lavorare e diventare docente nella scuola pubblica italiana, alla luce delle recenti novità moltissimi candidati si chiedono quali sono le procedure per diventare insegnante nel 2019? e quali sono i requisiti da possedere? In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza e di rispondere in maniera chiara a questi quesiti.

Concorso Scuola 2019 Per Diventare Docente, ecco le novità

Con l’ultima legge di bilancio 2019 approvata gli ultimi giorni di dicembre 2018 sono state introdotte diverse novità per il mondo della scuola, in particolare si tratta di norme che vanno a modificare l’iter per diventare docente nella scuola pubblica italiana già a partire dal 2019, fra gli interventi più importanti previsti per la scuola e l’istruzione, c’è la riforma del reclutamento per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

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Concorso Scuola aperto a tutti i laureati

Una delle prime novità introdotte dalla legge di bilancio 2019 riguarda la pubblicazione dei prossimi concorsi in programma per il reclutamento di nuovi docenti nella scuola secondaria, ai suddetti bandi potranno partecipare tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione.

Il secondo requisiti richiesto è il possesso dei famosi 24 CFU, cioè quei crediti formativi universitari nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, che restano requisito d’accesso come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017.

Per tanto non sarà necessario possedere un’abilitazione all’insegnamento come TFA o SSIS, ma solo i requisti appena descritti, ovvero laurea e 24 CFU.

Novità anche per i docenti di sostegno, oltre ad i requisiti dei posti comuni, sarà necessario avere la specializzazione sul sostegno.

La riforma della scuola 2019 prevede tra le altre cose la possibilità di concorrere in un’unica regione e per una sola classe di concorso “distintamente” per il primo e secondo grado e per i posti di sostegno, a cui si accede, ricordiamo, se in possesso del titolo e della specializzazione, successivamente verrà creata una graduatoria di vincitori che avrà validità biennale, così come sarà biennale l’indizione delle procedure concorsuali.

La graduatoria sarà composta da un numero di candidati pari, al massimo, ai posti messi a concorso. Pertanto non sono previsti idonei.

Addio al FIT triennale: chi vince farà un anno di formazione e prova

Altra novità molto importante riguarda l’abolizione del vecchio FIT (che durava tre anni), dal 2019 questo percorso è stato abolito e  il termine FIT viene sostituito in “percorso annuale di formazione iniziale e prova“, a differenza del Fit questo percorso durerà solo un anno, i candidati una volta vinto il concorso pubblico dovranno frequentare questo anno di “transizione” prima della cattedra definitiva, inoltre prima saranno sottoposti ad una valutazione finale, una sorta di esame conclusivo.

Un volta confermato in ruolo il docente vincitore di concorso, questo dovrà restare altri quattro anni nella stessa scuola in cui ha superato l’annualità di formazione e prova, per un totale di cinque anni di blocco sulla stessa sede.

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