Sicurezza a Scuola, 85 crolli nell’ultimo anno, urgono interventi

La Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole riporta all’attenzione la precaria condizione degli istituti italiani. Da settembre a oggi, si sono verificati 24 crolli, sommandosi ai 61 dell’anno precedente. Edifici antiquati, mancanza di certificati di agibilità e prevenzione incendi, e inadeguatezza sismica sono alcune delle problematiche riscontrate.

Nonostante la scuola sia chiamata a contribuire a risolvere questioni come la violenza di genere e la sicurezza stradale, sembra essere abbandonata a se stessa. La sicurezza delle strutture, in alcuni casi, è così compromessa da provocare veri e propri crolli.

Secondo Cittadinanzattiva, dall’inizio dell’anno scolastico sono stati registrati 24 episodi di crolli e problematiche strutturali. Nel corso dell’anno precedente, la cifra era stata di 61, una media di sette al mese. Questi dati emergono alla vigilia della Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole, istituita in memoria di Vito Scafidi, uno studente deceduto a causa del crollo di un controsoffitto.

L’analisi di Cittadinanzattiva evidenzia che il rischio è distribuito omogeneamente in tutto il paese. Delle 61 problematiche registrate nel 2022/2023, il 39% si è verificato nel Sud e nelle Isole, il 38% nel Nord e il 23% nel Centro. Lombardia, Lazio e Campania sono le regioni con il maggior numero di casi.

La principale causa della vulnerabilità delle scuole è l’anzianità degli edifici, con quasi il 47% costruito prima del 1976 e un’età media di 53 anni. La mancanza di manutenzione e investimenti, insieme alla presenza di edifici privi di agibilità, prevenzione incendi e collaudo statico, contribuisce ulteriormente alla problematica.

Le speranze sono ora riposte nelle risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinate all’edilizia scolastica, che ammontano a oltre 12 miliardi di euro. Questi fondi saranno utilizzati per costruire nuove scuole e per la ristrutturazione, la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di molti altri edifici scolastici.

Sebbene la scuola sia chiamata a contribuire alla risoluzione di questioni come la violenza di genere e la sicurezza stradale, sembra essere trascurata. La sicurezza delle strutture, in alcuni casi, è compromessa al punto da causare veri e propri crolli.

Secondo Cittadinanzattiva, dall’inizio dell’anno scolastico sono stati registrati 24 episodi di crolli e problematiche strutturali. Nel corso dell’anno precedente, la cifra era stata di 61, una media di sette al mese. Questi dati emergono alla vigilia della Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole, istituita in memoria di Vito Scafidi, uno studente deceduto a causa del crollo di un controsoffitto.

L’analisi di Cittadinanzattiva evidenzia che il rischio è distribuito in modo omogeneo in tutto il paese. Delle 61 problematiche registrate nel 2022/2023, il 39% si è verificato nel Sud e nelle Isole, il 38% nel Nord e il 23% nel Centro. Lombardia, Lazio e Campania sono le regioni con il maggior numero di casi.