Inizio Scuola 2023-2024, ecco le Novità per Studenti e Docenti

Inizio Scuola 2023-2024, ecco le Novità per Studenti e Docenti – Investimenti per migliorare l’offerta formativa, politiche rigide sulla condotta, educazione stradale e rispetto. Questi sono solo alcuni dei molteplici programmi che stanno per essere introdotti o sviluppati quest’anno scolastico. Oltre ai problemi ricorrenti come la precarietà e il costo dei libri, gli studenti troveranno molte novità nelle loro classi. Il portale Skuola.net ha analizzato queste iniziative in dettaglio.

Inizio Scuola 2023-2024, ecco le Novità per Studenti e Docenti

Tra le novità più interessanti vi è l’introduzione dei docenti tutor e dei docenti orientatori. Tuttavia, non è ancora molto chiaro come queste figure si metteranno in pratica, neppure per gli interessati stessi, che hanno ricevuto solo 20 ore di formazione.

In teoria, dovrebbero aiutare gli studenti a superare i momenti di blocco che troppo spesso li hanno portati a “perdersi”, contribuendo così ai problemi della dispersione scolastica e dell’incertezza riguardo al futuro. In totale, saranno oltre 56.000 tutor e orientatori a disposizione di circa 2.700 scuole, inizialmente per le scuole superiori, ma si prevede di estendere il programma alle scuole medie.

Un altro aspetto interessante riguarda i tutor che, secondo i piani del Ministero, dovrebbero aiutare gli studenti in difficoltà a sviluppare i loro talenti. Creeranno un piano formativo personalizzato per ogni studente, al fine di recuperare coloro che sono indietro nella preparazione e stimolare coloro che trovano noiosa la classe perché più avanzati degli altri.

I tutor svolgeranno attività curricolari durante l’orario scolastico e attività extracurricolari nel pomeriggio, soprattutto per coloro che altrimenti studierebbero da soli o non avrebbero accesso a ripetizioni per recuperare le competenze. Questo coinvolgerà anche gli insegnanti delle diverse materie e coloro che si offriranno volontari per coprire le ore di lezione aggiuntive. In totale, saranno coinvolti circa 52.000 tutor.

I docenti orientatori, invece, si occuperanno di aiutare gli studenti nella scelta del loro percorso post-scolastico. Il loro ruolo rispetto ai tutor sarà meno puntuale, ma altrettanto importante.

Cercheranno di guidare gli studenti verso scelte coerenti con le loro aspirazioni, abilità e progetti futuri, tenendo conto anche delle opportunità di lavoro e formazione disponibili in diverse aree. L’obiettivo a lungo termine è quello di ridurre al minimo l’abbandono universitario e il divario tra la domanda e l’offerta di lavoro che caratterizza il mercato attuale.

Per contrastare la dispersione scolastica nel Mezzogiorno, il Ministero dell’Istruzione ha creato l'”Agenda Sud”. Questo progetto mira a ridurre le differenze tra Nord e Sud, anche nel sistema scolastico, come indicato dai report di settore. L’obiettivo è offrire opportunità simili a tutti gli studenti in Italia.

Le misure prevedono l’introduzione delle lezioni a tempo pieno e di attività laboratoriali come sport, teatro, musica ed educazione civica, per aiutare gli studenti a sviluppare un senso di appartenenza al territorio e a evitare che intraprendano strade sbagliate o poco costruttive al di fuori dell’orario scolastico. Verrà data particolare attenzione a 245 scuole identificate dall’INVALSI sulla base di rilevazioni nazionali, ma complessivamente saranno coinvolte circa 2.000 istituzioni.

La disciplina e la condotta degli studenti tornano in primo piano anche alle scuole medie, mentre alle superiori verrà introdotta l’educazione civica come debito formativo. Questo è stato considerato necessario a causa dell’aumento dei casi di bullismo da parte degli studenti nei confronti dei compagni e dei docenti, anche all’interno delle aule scolastiche.

La valutazione della condotta contribuirà alla media scolastica sin dalla prima media e inciderà sui crediti assegnati negli ultimi tre anni delle superiori. Gli studenti che avranno un voto di condotta insufficiente saranno automaticamente rimandati e dovranno superare una verifica sul tema della cittadinanza solidale per riparare al loro “debito”.

Per quanto riguarda le sospensioni, non sarà più prevista l’esclusione dalla scuola, ma gli studenti sospesi svolgeranno attività di “cittadinanza solidale” all’interno delle strutture scolastiche. Se la sospensione supera i due giorni, sono previste attività di volontariato presso organizzazioni come la Caritas o le case di riposo tramite convenzioni con gli Uffici scolastici regionali.

Tuttavia, queste misure sono ancora in fase di sviluppo e devono essere formalizzate nelle normative vigenti.

Un’altra novità importante riguarda l’introduzione di corsi sull’educazione stradale nelle scuole superiori. Questa misura fa parte del Ddl Sicurezza Stradale e deve ancora essere approvata dal Parlamento.

L’obiettivo è sensibilizzare gli studenti sulla sicurezza stradale e offrire un premio di 2 punti patente a coloro che parteciperanno ai corsi (anche se non obbligatori) organizzati dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dei Trasporti, da aggiungere ai 20 punti standard al momento del conseguimento della patente stessa.

Infine, non si può ignorare l’incertezza riguardo alla gestione della ripresa dei contagi da COVID-19. I casi di infezione stanno aumentando rapidamente in tutta Italia proprio all’inizio dell’anno scolastico.

Molte scuole stanno adottando autonomamente regolamenti per gestire queste situazioni, inviando circolari alle famiglie. Tuttavia, il Ministero sta valutando se e come introdurre misure generali valide per tutte le scuole. Solo l’andamento dei contagi mostrerà se ci aspetta un altro anno scolastico caratterizzato da restrizioni e procedure di emergenza.