Riforma IRPEF 2023, in arrivo nuove aliquote, Ultime Novità

Al via la Riforma IRPEF 2023 come prevede Il Disegno di legge fiscale 2023 con l’introduzione di nuove aliquote, si tratta di importanti novità che riguarderanno milioni di lavoratori dipendenti (pubblici e privati) ma anche pensionati, infatti l’IRPEF viene prelevata direttamente dalle buste paga dei lavoratori e dai cedolini di pensione dei pensionati, nell’articolo vediamo quali saranno le nuove aliquote che saranno introdotte e quali novità ci attendono in termini economici.

Riforma IRPEF 2023, in arrivo nuove aliquote, Ultime Novità

L’IRPEF, acronimo di Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, è un’imposta diretta sul reddito delle persone fisiche applicata in Italia. Si tratta di un’imposta progressiva, il cui ammontare dipende dal reddito complessivo percepito da un individuo in un determinato periodo fiscale.

L’IRPEF è regolamentata dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) e viene gestita dall’Agenzia delle Entrate, l’ente fiscale italiano. L’imposta viene calcolata applicando delle aliquote progressive al reddito imponibile, che tiene conto di tutte le categorie di reddito, tra cui redditi da lavoro dipendente, redditi da lavoro autonomo, redditi da capitale, redditi da immobili, ecc.

Le aliquote IRPEF aumentano in modo graduale al crescere del reddito: le prime tranches di reddito sono soggette a aliquote più basse, mentre le tranches di reddito più elevate sono soggette a aliquote più elevate. Inoltre, esistono delle detrazioni e delle deduzioni fiscali che possono essere applicate al reddito imponibile per ridurre l’importo dell’imposta da pagare.

L’IRPEF è una delle principali fonti di finanziamento per il bilancio dello Stato italiano e contribuisce a finanziare le spese pubbliche, tra cui la sanità, l’istruzione, l’assistenza sociale e altre funzioni governative.

L’IRPEF è pagata dalle persone fisiche residenti in Italia che hanno un reddito imponibile. In sostanza, coloro che percepiscono un reddito, indipendentemente dalla sua fonte (lavoro dipendente, lavoro autonomo, redditi da capitale, redditi da affitto, ecc.), sono tenuti a pagare l’IRPEF in base alle aliquote e alle detrazioni previste dalla normativa fiscale.

Le persone fisiche che risiedono fiscalmente in Italia sono soggette all’IRPEF sul reddito mondiale, ovvero sul reddito derivante da fonti italiane e straniere. Tuttavia, esistono accordi internazionali per evitare la doppia imposizione, che prevedono regole specifiche per le persone che hanno redditi sia in Italia che all’estero.

È importante notare che l’IRPEF è un’imposta personale, quindi ogni individuo paga l’imposta in base al proprio reddito personale. I redditi delle persone giuridiche, come le società, sono invece soggetti ad altre forme di imposizione fiscale, come l’imposta sul reddito delle società (IRES).

L’IRPEF viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro o dall’ente erogatore del reddito, come nel caso dei redditi da pensione, mediante il meccanismo della ritenuta d’acconto. Tuttavia, a volte può essere necessario effettuare un versamento integrativo o richiedere un rimborso a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi annuale (Modello 730 o Modello Redditi PF).

Riforma IRPEF 2023, cosa prevede?

La riforma IRPEF è l’asse portante del disegno di riforma fiscale 2023 e prevede la progressiva riduzione del numero di aliquote IRPEF attualmente vigenti, accompagnata da una diminuzione del carico fiscale, in particolare per i redditi medi.

Le novità sono:

  • nuove aliquote IRPEF;
  • introduzione della “no tax area” unica per tutte le tipologie di reddito;
  • no all’estensione della flat tax incrementale;
  • riorganizzazione di deduzioni e detrazioni per i contribuenti;
  • nuove regole in base a diversi tipi di redditi.

Riforma Irpef 2023 da 4 a 3 aliquote

L’asse portante del disegno di riforma del fisco 2023 è la progressiva riduzione del numero di aliquote IRPEF attualmente vigenti, accompagnata da una diminuzione del carico fiscale, in particolare, per i redditi medi. L’IRPEF verrà rimodulata (ma non è ancora certo, sarà il Governo ad avere l’ultima parola) su tre diverse fasce di reddito, al posto delle 4 attuali.

Le quattro aliquote IRPEF attualmente in vigore sono:

  • 23% fino a 15.000 euro;
  • 25% tra 15.001 euro e 28.000 euro;
  • 35% tra 28.001 euro e 50.000 euro;
  • 43% oltre 50.001 euro.

Le tre aliquote IRPEF che verranno probabilmente introdotte sono:

  • 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
  • 27% per i redditi oltre 28 mila e fino a 50 mila euro;
  • 43% per i redditi oltre 50 mila euro.