Bonus merito docenti, importo dimezzato del 50% dalle trattenute

Bonus si, bonus no, questo è il dilemma in merito al bonus di merito che dovrebbe spettare ai docenti premiandoli per la loro buona condotta applicata nel proprio lavoro attraverso l’utilizzo di una didattica efficace al passo con i tempi che forma al meglio gli studenti che saranno i nuovi professionisti del domani.

La tassazione che potrebbe subire il Bonus merito raggiunge quote che superano il 40%, e quindi diventare un bonus irrisorio. Tantissime le lamentele del personale docente assegnatari del bonus merito, in quanto è la tassazione applicata al bonus è davvero esagerata, a confermarlo è anche l’ultima nota del dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur.

L’importo assegnato è al lordo dipendente, cioè al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico dello Stato e dell’IRAP, ciò sta a significare che i compensi assegnati ad ogni docente vanno sottratti di circa metà dell’importo totale.

In alcuni casi la tassazione bonus può arrivare anche a superare il 50%, a interessare tale tassazione sono gli insegnanti a fine carriera, in quanto percepiscono stipendi superiori alla media, mentre invece i docenti neoassunti potrebbero subire tassazioni inferiori, anche al di sotto del 40%.

Sembra una beffa per i docenti che si sono visti assegnati 550 euro di bonus e poi tassati di 200 euro, una beffa non andata giù ai docenti che lamentano poca chiarezza delle operazioni, alcuni docenti sentite delle voci di corridoio azzardano a dire ci sono bonus “sospetti” in circolazione, dedicati ai docenti strettamente a contatto con il Ds.

In merito alla pubblicazione dei nominativi, lasciata alla discrezione del dirigente scolastico, il Miur in una FAQ dello scorso anno dal titolo “Come dare trasparenza alle scelte e come pubblicare i dati sull’assegnazione del bonus?” sottolinea che per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione risulta determinante pubblicare i criteri stabiliti dal Comitato, mentre per quanto riguarda la  pubblicazione dei premi per i singoli docenti, è opportuno fare riferimento al D.Lgs.33/2013 come aggiornato da D.Lgs. 971/2016, in vigore dal 23 giugno 2016, all’art. 20, comma 1 e comma 2.

Le pubbliche amministrazioni pubblicano i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione bonus e i dati relativi alla sua distribuzione, in forma aggregata, e differenziando l’utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti. Alla fine dei conti pare che il bonus sia solo una decisione del Dirigente scolastico, che ai fini della scelta dei “meritevoli” tiene conto solo dei criteri stabiliti.

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