In queste ultime settimane si è molto parlato della “Settimana Corta Lavorativa” un metodologia di lavoro già molto diffusa in diversi paesi europei e del mondo, in Italia se nè parla da anni ma il tema non è mai andato oltre la mera discussione, ora invece le cose stanno cambiano e la settimana corta lavorativa potrebbe presto diventare una realtà, nell’articolo vediamo quali sono le ultime novità in merito.
Lavoro e Settimana Corta, ecco le Novità in arrivo
Prima di entrare nel dettaglio di quelle che potrebbero essere le prossime novità, vediamo che cos’è la settimana corta lavorativa e quali gli aspetti positivi che comporta.
Una settimana corta lavorativa è un’organizzazione del tempo di lavoro in cui i dipendenti lavorano meno ore rispetto alla settimana lavorativa standard. Nella maggior parte dei Paesi, la settimana lavorativa standard è di solito di 40 ore (8 ore al giorno per 5 giorni). Tuttavia, in una settimana corta lavorativa, i dipendenti possono lavorare meno ore, ad esempio 30 o 35 ore settimanali, senza che venga compromessa la loro retribuzione.
Le settimane corte lavorative possono essere organizzate in diversi modi. Ad esempio, potrebbe essere adottato un modello di lavoro a tempo parziale, in cui i dipendenti lavorano meno giorni alla settimana o meno ore al giorno.
Alcune aziende potrebbero adottare un sistema di rotazione, in cui i dipendenti lavorano a turni ridotti o si alternano a settimane di lavoro completo e settimane di lavoro ridotto. In altri casi, le settimane corte lavorative possono essere implementate come un beneficio o un’opzione volontaria per i dipendenti che desiderano ridurre le loro ore di lavoro.
Le settimane corte lavorative sono spesso adottate per fornire ai dipendenti un migliore equilibrio tra lavoro e vita personale, consentendo loro di trascorrere più tempo con la famiglia, perseguire interessi personali o dedicarsi a questioni di benessere.
In alcuni casi, le settimane corte lavorative possono anche essere utilizzate come misura temporanea per ridurre il numero di ore lavorate durante periodi di bassa attività economica, evitando così licenziamenti o riduzioni di personale.
Va notato che le politiche relative alle settimane corte lavorative possono variare da Paese a Paese e da azienda a azienda. Pertanto, le specifiche dettagliate sul funzionamento e la disponibilità di una settimana corta lavorativa dipenderanno dalle normative del lavoro e dalle politiche dell’azienda in cui si lavora.
La settimana Corta in Italia, quali novità?
In italia presto potremmo vedere l’introduzione della settimana corta al lavoro, il governo nelle ultime settimane sta affrontando la questione in maniera seria, alla basa di questa valutazione ci sono anche delle ragioni di ottimizzazione del lavoro e delle riduzioni delle emissioni inquinanti per raggiungere i nuovi target europei per la riduzione delle emissioni.
Tra le diverse soluzioni al vaglio del governo per raggiungere questi obiettivi c’è anche la limitazione gli spostamenti dei lavoratori, che vedrebbe l’introduzione della settimana corta e il rafforzamento dello smart working.
Nel Piano nazionale per l’Energia e il Clima, che il governo Italiano ha inviato di recente all’Europa, è presente anche la possibile introduzione della settimana corta.
Nel settore privato sono già diverse grandi aziende che hanno adottato da tempo la settimana corta ed ora anche il governo italiano sembra voler andare in questa direzione.
La settimana corta oltre ad una riduzione significativa dei trasporti consentirà anche il potenziamento per l’efficienza energetica nel settore residenziale.
Nella documentazione inviata all’Europa ci sono anche soluzioni per promuovere l’efficienza energetica e sono identificati nuovi strumenti a tal fine.
L’obiettivo è quello di coinvolgere i privati e il settore pubblico nella riqualificazione del parco edilizio esistente.
Fondamentale l’impiego delle rinnovabili, non solo per le case indipendenti. Tra iniziative anche azioni per comportamenti corretti che mirano alla riduzione della domanda di energia.