Rinnovo Contratto Scuola a rischio, ecco le ultime novità

In queste settimane i sindacati della scuola (Snals, Gilda e Cgil) stanno incontrando il Ministero per discutere circa il rinnovo del Contratto Scuola che interessa Docenti, Dirigenti Scolastici e Personale ATA, nelle scorse settimane la firma del rinnovo sembra a portata di mano, nonostante i docenti non erano proprio felici del misero aumento di 85 euro in busta paga, tanto che è stata creata una petizione online per chiedere ai sindacati di non firmare il rinnovo del contratto e chiedere allo stesso tempo un aumento di 200 euro in busta paga.

La petizione ha avuto un’elevata adesione, tanto che in poche settimane sono state raggiunte le 75.000 firme, segno che la maggior parte dei docenti sono d’accordo con quanto chiede la petizione, fatto stà che se prima il rinnovo del contratto sembrava essere in dirittura d’arrivo, ora la situazione sembra complicarsi per via della recente presa di posizione della Cgil in materia pensionistica che pone una questione: da questo momento in poi la chiusura del contratto scuola sarà più facile o più difficile?

Il segretario della Cgil Susanna Camusso sull’accordo proposto dal Governo non rafforza il fronte sindacale che, inevitabilmente, rischia di presentarsi poco compatto al tavolo contrattuale, inoltre ci sono da prendere in considerazione anche le posizioni di Snals e Gilda che hanno già affermato che senza risorse aggiuntive non si potrà firmare nulla.

Nelle ultime ore è arrivata anche una notizia circa alcuni fondi che sarebbero emersi, circa 3-400 milioni di euro al massimo che dovranno però servire non solo per i contratti pubblici ma anche per altre esigenze già rappresentate dai diversi Ministeri a dirlo è la relatrice in Commissione Bilancio del Senato Magda Zanoni, anche questo potrebbe essere tra i motivi del ritardo dell’avvio della trattativa tra sindacati e Ministero.

I sindacati premono e vogliono risorse aggiuntive ma la risposta che arriva dal MEF è sempre la medesima, i soldi sono quelli già stanziati e previsti dall’intesa del 30 novembre 2016 peraltro sottoscritta da Cgil, Cisl e Uil, riaprire ora la questione non è proponibile.

A questo punto la firma del contratto potrebbe persino essere a rischio: senza Cgil, Snals e Gilda non ci sono i numeri per chiudere la trattativa.

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