A partire dalla metà di Febbraio 2023 è in pagamento l’Assegno Unico da parte dell’INPS, il pagamento di questo mese porta con sè diverse novità in favore delle famiglie italiane, infatti sono previsti aumenti dell’importo percepito e la modifica delle soglie ISEE con l’introduzione di nuove fasce di reddito, nell’articolo vediamo quali sono tutti i dettagli delle Novità introdotte dal Governo.
Assegno Unico Febbraio 2023, Aumento Importi e Nuove Soglie ISEE
Per l’Assegno Unico a Febbraio 2023 ci sono diverse novità che riguarderanno le famiglie precettrici del sussidio mensile, ricordiamo che il nuovo Assegno Unico introdotto a metà dal 2022 ha sostituito di fatto tutte le presetazioni a sostegno del reddito per le famiglie che hanno figli a carico, sia le domande che il pagamento viene gestito dall’INPS che si occupa anche di effettuare i controlli.
Per quanto riguarda le novità riguardanti l’Assegno Unico da Gennaio 2023 sono stati aumentati gli importi mensili spettanti alle famiglie, ma effettivamente gli aumenti di avranno a partire da Febbraio, ovvero con il pagamento di questo mese, inoltre le famiglie riceveranno anche gli aumenti di gennario non pagati e quindi gli arretrati.
Gli aumenti degli importi per l’Assegno Unico sono previsti dal meccanismo di rivalutazione, lo stesso adottato per le pensioni INPS e che prevede l’adeguamento degli importi al costo della vita, ovvero all’inflazione, che negli ultimi mesi causa pandemia e guerra in ucraina è schizzata alle stelle.
Secondo le novità introdotte le maggiorazioni interesseranno le famiglie con figli di età fino a 1 anno che godranno di aumenti del 50% rispetto alla quota base, gli aumenti spetteranno per le famiglie con figli di età fino a 3 anni nel caso di famiglie con almeno 3 figli a carico, a patto che il loro Isee non superi i 40.000 euro.
Sono state modificate anche le soglie ISEE per la richiesta dell’Assegno Unico e per le somme spettanti, vediamo di seguito quali sono:
- 15.000 euro, limite entro cui stare per godere del massimo dell’importo (175 per i minorenni, 85 euro per i maggiorenni);
- 40.000 euro, oltre cui spetta l’importo minimo (50 euro per i minorenni, 25 euro per i maggiorenni).
Tra la soglia dei 15.000 e i 40.000 euro l’importo cala progressivamente, di 50 centesimi al mese ogni 100 euro di Isee.
Volendo fare un esempio chiarificatore, le famiglie che hanno isee tra i 15.000,01 a 15.100,00 spettano 174,50 euro al mese, mentre tra i 15.100,01 e i 15.200,00 si scende a 174 euro.
Come anticipato, anche le fasce Isee vengono riviste tenendo conto dell’inflazione, il che significherà che:
- il limite entro cui stare per avere diritto all’importo massimo passerà da 15.000 a 16.215 euro;
- la soglia sopra la quale spetta l’importo minimo, invece, passerà da 40.000 a 43.240 euro.
Nel mezzo verranno riviste le singole fasce. Ad esempio, la cinquantesima fascia, quella in cui oggi sono compresi coloro che hanno un Isee compreso tra i 19.900,01 e i 20.000,00 euro, per i quali la quota base di assegno unico per i figli minori è pari a 150 euro, nel 2023 comprenderà coloro che hanno un Isee compreso tra i 21.511,91 e i 21.620,00 euro.
Quindi, non solo la quota base: anche le relative maggiorazioni dovrebbero essere adeguate al costo della vita.