Limite Contante 2023, Novità per Pagamenti e Prelievi

Da oggi 1 gennaio 2023 entrano in vigore le Novità sul Limite dei Contanti per Pagamenti e Prelievi, le Novità contenute nella Legge di Bilancio 2023 vanno a modificare il limite in vigore per tutto il 2022 che era fissato a 1.999,99, la modifica a tale limite è stata fortemente voluta dal Governo Meloni secondo cui l’aumento del limite dal contente è un incentivo per l’inter economia italiana, nell’articolo vediamo quali sono le novità, le sanzioni e cosa cambia per prelievi e pagamenti.

Limite contanti 2023, Novità per Pagamenti e Prelievi

A partire da oggi 1 Gennaio 2023 il limite all’uso del denaro contante passo da 1.999,99 a 4.999,99 euro, oltre tale importo la normativa attualmente in vigore prevede oltre le sanzioni per i trasgressori anche l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciati come bonifico, assegni e pagamenti con carta tramite pos.

La normativa generale resta in pratica uguale a quella del 2022, viene modificato solo l’importo per il denaro contante che come abbiamo visto viene portato a 4.999,99 euro, tale limite viene applicato solo ai trasferimenti tra soggetti diversi, definizione utilizzata dal ministero dell’Economia per riferirsi nel modo più immediato possibile alle persone giuridiche distinte.

Dovranno sottostare al nuovo limite i pagamenti di qualsiasi genere, la normativa quindi su questo punto non fa nessun distinguo di entità.

Il nuovo limite viene applicato anche ai trasferimenti di denaro tra società intestate alla medesima persona, così da evitare l’utilizzo delle società e delle aziende per aggirare il limite.

Per quanto riguarda le operazioni di prelievo e di versamento sul conto corrente personale sono escluse da tale limite, infatti secondo la normativa in questi casi si tratta di trasferimento di denaro tra un singolo soggetto, inoltre questo genere di operazioni finanziarie, ovvero i soldi versati o ricevuti effettuano un passaggio sempre nel possesso del medesimo soggetto e proprietario.

Per tanto i cittadini potranno ricevere pagamenti in contanti inferiori a 5.000 euro, cumularli ed effettuare un unico versamento.

Concesso quindi anche il preliero oltre la soglia dei 5.000 euro per effettuare dei pagamenti in favore di altri soggeti, ma solo nel caso in cui non si superi il nuovo limite al contante, ovvero 4.999,99.

Nel caso di un pagamento oltre la soglia imposta, il cittadino potrà pagare una parte in contanti e la parte eccedente con un metodo tracciabile a scelta tra bonifico, assegno o pagamento diretto con Carta.

Come abbiamo specificato la normativa prevede delle sanzioni per tutti coloro che non rispetteranno il nuovo limite, vediamo di seguito quali sono:

  • Da 1.000 euro a 1.500 euro per il datore di lavoro che non rispetta la tracciabilità degli stipendi.
  • 1.000 euro per le violazioni del limite ai contanti.
  • A partire da 5.000 euro per le violazioni di importo superiore a 250.000 euro.
  • Da 3.000 euro a 15.000 euro per chi non comunica la transazione.

Le transazioni superiori ai 5.000 euro dovranno essere comunicate sempre all’erario, in caso contrario si andrà incontro a una sanzione ulteriore, indipendente da quella per il pagamento in contanti.

Una precisazione va fatta per il pagamento degli stipendi, in questo caso avvengono sempre con uno strumento di pagamento tracciabile a prescindere dal loro importo, come ad esemprio accredito su conte corrente postale o bancario.

Non rientrano invece in questo limite i pagamenti per di rimborso o anticipo delle spese. Questo rappresenta l’unica situazione nella quale le sanzioni ricadono esclusivamente sul pagatore, in quanto datore di lavoro su cui ricade il divieto.

È davvero molto importante conoscere queste regole, perché le sanzioni ricadono in ogni caso su entrambi i soggetti coinvolti. Entrambi, infatti, contribuiscono a eludere la legge, anche se in maniera diversa.