Da gennaio 2023 il funzionamento del Modello ISEE subirà dei cambiamenti per accedere ad alcuni sussidi e bonus erogati dall’INPS ed in generale dallo Stato, le Novità sono contenute nel Disegno di Legge di Bilancio 2023, atteso alla Camera e disponibile al momento in versione di bozza, ma che dovrà essere approvato prima della fine del 2022, nell’articolo vediamo quali sono le novità e i cambiamenti che attendono i cittadini che da Gennaio dovreanno aggiornare il proprio ISEE.
ISEE 2023, ecco le Novità in arrivo e cosa cambia
Da gennaio 2023 tutti coloro che dovranno accedere ad alcuni Bonus e Sussidi e dovranno presentare il Modello ISEE dovranno confrontarsi con una serie di modifiche e novità introdotte dall’attuale Governo Meloni e che sono contenute nel Disegno di Legge di Bilancio 2023, atteso alla Camera e disponibile al momento in versione di bozza, ma che dovrà essere approvato prima della fine del 2022.
Tra le principali novità c’è il “declassamento” del Modello ISEE per la presentazione di alcune domande per accere ad una serie di Bonus, in questo caso avrà la priorità la Dichiarazione Sostitutiva Unica, DSU, precompilata messa a disposizione dall’INPS, rispetto appunto al Modello ISEE che invece aveva la “precedenza” nel corso di questi ultimi anni.
Ricordiamo che fino alla fine del 2022 sarà ancora valido il Modello ISEE quello presentato a Gennaio 2022, ma da Gennaio 2023 alcune cose cambieranno.
Generalmente per poter ottenere il Modello ISEE aggiornato si deve procedere alla compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) con i dati anagrafici e le informazioni reddituali e patrimoniali dei due anni precedenti considerando tutto il nucleo familiare.
La novità contenuta nelle Legge di Bilancio 2023 riguarda proprio questo aspetto, infatti è stato modificato l’articolo 10 del decreto legislatico numero 147 del 2017 che trovate di seguito:
Nel nuovo testo possiamo legge quanto segue:
“A decorrere dal 1° luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata fermo restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria”.
Allo stesso tempo per la “possibilità di presentare la DSU nella modalità non precompilata” viene fissata la scadenza del 31 dicembre 2022 e la stessa relazione illustrativa fa riferimento al 1° gennaio come data di debutto delle novità, lasciando intendere la previsione di un periodo transitorio per i primi sei mesi dell’anno.
Dalla modifica di cui sopra si evince anche che nel corso del 2023 i cittadini potranno presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) anche in modalità ordinaria ai fini del calcolo della situazione economica del nucleo familiare.
Fino ad oggi i canali per ottenere la DSU sono diversi, vediamo di seguito quali sono:
- all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
- al comune;
- a un Centro di Assistenza Fiscale;
- all’INPS:
- online sul portale www.inps.it, anche in modalità precompilata;
- di persona presso le sedi territoriali.
Il governo con le novità introdotte punta ad una semplificazione generale per accedere a vari sussidi e bonus, infatti si punterà anche sulla presentazione del Modello ISEE precompilato in modalità prioritaria, è questo consentirà anche di semplificare le procedure per la presentazione della DSU.
Ricordiamo che a partire dall’anno 2022 sul sito dell’INPS è possibile accedere all’ISEE precompilato contenente già tutte le informazioni autodichiarate dal cittadino e i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, in particolare:
- il canone di locazione della casa di abitazione;
- i patrimoni mobiliari;
- i patrimoni immobiliari;
- i redditi ai fini IRPEF;
- i trattamenti INPS esenti ai fini IRPEF.
I dati che dovranno essere aggiunti dal cittadino saranno quelli relativi ai redditi e patrimoni degli altri componenti maggiorenni del nucleo familiare, ricordiamo infatti che il Modello ISEE riguarda l’intero nucleo familiare, anche se parliamo di ISEE Precompilato.
Nel corso del 2022 l’INPS ha introdotto anche una nuova modalità di autorizzazione a procedere con il recupero delle informazioni necessarie tramite Identità digitale da parte dei diretti interessati.
Con la novità introdotta, una volta che il cittadino o la cittadina ha compilato i modelli base, ogni componente maggiorenne può autorizzare la precompilazione dei propri dati utilizzando le seguenti credenziali:
- SPID di 2° livello o superiore;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi.
La seconda via è di gran lunga più agevole della prima e ha contribuito a semplificare una procedura di ISEE prercompilato non proprio pronto all’uso.
In questa direzione dovranno andare le ulteriori semplificazioni perché la via prioritaria indicata dall’attuale Disegno di Legge di Bilancio 2023 possa essere seguita dai cittadini e dalle cittadine.