Lo Yoga? Presto potremmo vederlo nelle scuole

Non è uno scherzo o una fake news, ma si tratta di una proposta avanzata dallo stesso presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il quale ha dichirato che sarebbe una cosa positiva inserire lo Yoga durante le ore di lezione nelle scuole, magari durante le ore di educazione fisica cercando di coinvolgere anche le “istituzioni qualificate indiane”. La bizzarra proposta ha fatto subito il giro del web, ed anche se inizialmente non era stata presa sul serio, una volta appurata la veridicità della notizia la maggior parte hanno criticato questa idea.

I maggiori detrattori di questa idea sono gli stessi docenti di educazione fisica secodo i quali lo Yoga è in contrasto con lo stesso concetto di “educazione motoria”, ma critiche apparte cerchiamo di capire quali sono i lati negativi e positivi dell’introduzione dello Yoga all’interno delle scuole italiane.

Perché lo yoga va introdotto nelle scuole

L’idea di introdurre lo yoga nelle scuole italiane è stata proposta dal premier Gentiloni che nel corso del suo viaggio istituzionale in India, ha apprezzato particolarmente la pratica di questa disciplina, tanto da firmare due protocolli d’intesa al fine di introdurre questa tecnica anche nelle scuole italiane, coinvolgendo le istituzioni qualificate.

L’idea di Gentiloni ha trovato sostegno nel presidente della Federazione italiana educatori fisici – Giuseppe Cindolo – secondo il quale è giunto il momento che l’educazione motoria debba “avere una svolta”, e che gli insegnanti di educazione fisica si debbano aggiornare anche con l’introduzione di novità come quella dello yoga.

 

Perché lo yoga non va introdotto nelle scuole

Quando si avanza una proposta o una nuova idea ci sono i fautori e i detrattori, tra i detrattori dell’introduzione dello Yoga nelle scuole c’è in prima linea il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, l’onorevole Simona Valente, il quale ha evidenziato che l’idea di Gentiloni è assurda e non rispecchia il sistema scolastico italiano ed è inoltre offensivo per gli insegnanti di educazione fisica, una categoria per la quale il governo non ha mai fatto nulla.

il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera ha inoltre evidenziato che il Premier dovrebbe occuparsi prima di quello che accade in italia, aggiungendo che sarebbe più giusto prevedere la presenza di diplomati ISEF o laureati in Scienze motorie nella scuola primaria piuttosto che aprire le porte allo yoga.

Contro la proposta di inserire lo Yoga nelle scuole italiane si scaglia anche Il Fatto Quotidiano, che ha intervistato la presidentessa del Centro studi per l’educazione fisica in Emilia Romagna – nonché insegnante di educazione fisica – Olga Cicognani, la quale ha evidenziato con un provvedimento del genere sarebbe del tutto inutile, dal momento che nelle scuole durante le ore di attività motoria c’è movimento, dopo tante ore seduti a seguire le lezioni gli studenti hanno bisogno di muoversi e fare attività muscolare, non hanno certo bisogno di stare ancora fermi e riposarsi.

Insomma siamo sicura che l’idea del Premier Gentiloni non sarà di facile applicazione.

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