Quesito che si propone sempre più spesso nell’ultimo periodo per moltissimi giovani che vogliono avvicinarsi alla carriera di insegnante, è proprio la retribuzione annuale per tale ruolo.
A conti fatti, indagando sulle diverse retribuzione europee, si è venuto a conoscenza della diversa retribuzione a seconda degli stati Europei, ma facciamo prima un’analisi italiana, in quanto si calcola che un professore di liceo, rispetto ai professori di altri indirizzi di studio percepiscono uno stipendio differente.
Ma quanto guadagnano gli insegnanti delle scuole superiori in Italia?
In Italia, un insegnante di scuola media superiore e un insegnante di liceo, a differenza di un insegnante di istituto tecnico-professionale percepisce uno stipendio mensile differente.
A conti fatti, la soglia minima dello stipendio, da considerarsi è di 24.846 euro lordi, che corrisponde grosso modo a quanto percepiscono gli insegnanti una volta che sono stati immessi a ruolo, alla fine della carriera, si può arrivare a percepire 39 mila euro annui, con gli scatti di anzianità e con le altre contribuzioni.
A differenza degli altri paesi Europei l’Italia è un caso a parte, in quanto:
- in Germania, gli insegnanti pubblici guadagnano uno stipendio minimo di 48mila euro,
- In Belgio lo stipendio minimo 38.000 euro lordi,
- In Spagna, il minimo di stipendio percepito da un insegnate è di 31.000 euro.
- In Gran Bretagna, lo stipendio minimo parte dai 28.000 euro italiani, arrivando fino ad un massimo di 48.000 euro.
Tirando le somme, sembra che il lavoro di professore di liceo si configura dunque come uno dei lavori peggio pagati anche all’interno della non eccellente situazione degli impieghi pubblici, infatti gli insegnanti di liceo (e anche quelli degli altri istituti) sono inquadrati come i quadri di livello più basso e questo non può che riflettersi anche sulla retribuzione, che come abbiamo visto sopra nell’articolo è tra le retribuzioni più basse d’Europa.
Tante le novità introdotte nel testo unico del pubblico impiego, a tal proposito una delle modifiche potrebbe riguardare anche la perdita dello status di posto fisso, gli insegnanti infatti saranno soggetti alla possibilità di essere licenziati in base alle esigenze funzionali dell’istituto superiore presso la quale prestano servizio, altra motivazione di licenziamento potrebbe riguardare la situazioni finanziaria. Modifica certa del testo unico è la certezza di trasferimento per gli insegnanti in eccedenza che dovranno diritto di essere trasferimento presso altro ufficio a 50 km di distanza dal luogo di provenienza.
Nel testo unico per il pubblico impiego viene introdotto anche un nuovo sistema per gli aumenti salariali che non terrà più conto di quelle che sono le anzianità di servizio, ma aumenti che sono corrisposti in funzione delle valutazioni dei dirigenti.
I sindacati a tale modifica si sono opposti, ma si aspettano le novità decisionali che si avranno nei prossimi giorni, prima dell’approvazione.
Passiamo ad un altro comma del testo unico, un comma particolare, che indica come è impossibile l’aumento di stipendio per gli insegnanti nel caso di dissesto finanziario dell’istituto, tale argomento ha destato moltissime discussioni e polemiche, data la condizione delle casse pubbliche e dato lo stato finanziario disastrato di moltissimi istituti del nostro paese, sembra che moltissimi insegnanti dovranno sia rinunciare agli scatti di anzianità, e vedersi così negato il giusto aumento in base al merito. Tale modifica potrebbe provocare un vantaggio per i meritevoli, sia, nel caso peggiore possibile, un ulteriore detrimento delle già misere retribuzioni degli insegnanti di liceo.
Altro argomento interessante per il lavoro di insegnante sono le novità riguardanti i buoni pasto che secondo l’approvazione del testo unico dovrebbero essere corrisposti buoni pasto giornalieri da 7 euro, aggiunti alla retribuzione mensile, un totale di circa 140 euro.