Scuola, firmato Decreto Valorizzazione dei Docenti, le Novità

Novità in arrivo per la scuola e per i docenti, il Ministro dell’Istruzione Bianchi (ancora in carica per poco) ha firmato il decreto legge per la valorizzazione dei docenti 2022, si tratta dell’introduzione di nuovi criteri  per l’attribuzione delle risorse per la valorizzazione del personale insegnante che sono contenute all’interno del PNRR, nell’articolo vediamo quali sono le novità introdotte dal Decreto Legge e cosa cambia per i docenti.

Scuola, Bianchi firma il decreto per la Valorizzazione dei Docenti, le Novità

Con l’approvazione del decreto legge firmato in questi giorni dal Ministro dell’Istruzione Bianchi cambiano diverse cose per i docenti della scuola pubblica, vediamo di seguito quali sono le principali novità in arrivo:

  • continuità didattica: si terrà conto del numero anni di permanenza nella medesima scuola che stia in una provincia diversa da quella della propria abitazione;
  • sede di lavoro: si valorizzerà il personale che insegna da più anni in istituti di territori che presentano condizioni socio-economiche più disagiate, maggiore dispersione o il rischio di spopolamento.

Per l’attuazione delle novità introdotte dal decreto legge il governo ha creato un fondo da 30 milioni di euro all’anno già a partire dal 2022.

Grazie alle novità introdotte si terrà conto del numero di anni di permanenza nella medesima scuola che stia in una provincia diversa da quella della propria abitazione.

Saranno anche valorizzati i docenti che insegnano da più anni in scuole ubicate in territori che presentano condizioni socio-economiche più disagiate, maggiore dispersione o a rischio di spopolamento.

Al verificarsi di queste condizioni i docenti percepiranno aumenti di stipendio significativi, le maggior parte delle risorse messe a disposizione dal Governo verranno destinate ai docenti che non hanno ottenuto mobilità, assegnazione provvisoria o utilizzazione nonché incarichi di insegnamento a tempo determinato.

Va ricordato che secondo la normativa ai fini della validità dell’anno scolastico per il riconoscimento della continuità, il servizio dovrà essere stato effettivamente prestato per almeno 180 giorni dei quali almeno centoventi per le attività didattiche.