In questi giorni all’interno del Governo si discute molto sulle modalità del rientro a scuola a gennaio 2022 (gli studenti dovrebbero fare ritorno a scuola tra il 7 e il 10 gennaio 2022) i nodi da sciogliere sono diversi e le novità in arrivo anche, nell’articolo facciamo il punto sulla situazione attuale, le ultime novità e vedremo quali sono anche le dicisioni delle singole regioni su un eventuale rinvio della riprese delle lezioni in presenza.
La situazione dei positivi in Italia è allarmanete, non tanto sotto l’aspetto sanitario ma più che altro nei numeri, ci stiamo avvicinando ai 200.000 casi positivi al giorno, numeri impressionanti se solo paragonati a quelli di inizio pandemia, quando eravano tutti rinchiusi in casa con solo 4/5 mila positivi al giorno, per questo motivo il governo in questi giorni è chiamato a prendere una serie di decisioni sul mondo della scuola e sulle modalità di rientro degli studenti italiani.
Tra le varie voci che ci sono state in questi ultimi giorni vi erà quella che indicava in un possibile rinvio delle lezioni per ricorrere alla DAD, questa possibilità è stata smentatita direttamente dal Ministro dell’Istruzione Bianchi, il quale ha confermato che le lezioni riprenderanno in presenza durante l’incontro con i sindacati della scuola.
Nel corso dll’inconto a cui ha preso parte anche il premier Draghi e i ministri, è emersa la volontà di rivedere il numero di contagi che fa scattare la Dad per tutta la classe.
http://miuristruzione.it/24899-ritorno-rientro-a-scuola-10-gennaio-2022-ecco-le-nuove-regole/
Risorse per la scuola – Sempre secondo quanto affermato dal ministro Bianchi, ha fatto sapere che per la scuola il governo ha messo a disposizione più di 900 milioni di euro per l’istruzione e la scuola, risorse che vanno ad aggiungersi alle molte risorse, oltre 17 miliardi, previste nel Pnrr 2022, si tratta di cifre importanti e considerevoli che consentiranno interventi immediati, di contrasto all’emergenza pandemica e per la valorizzazione del personale.
Uil: “Sgarbo istituzionale” – Sul ritorno in presenza degli studenti, la Uil ha espresso diverse perplessità evidenziando come “Nulla è stato detto in merito alle misure che saranno prese in Consiglio dei ministri per il rientro a scuola il 10 gennaio. Un silenzio, dopo il vertice di Palazzo Chigi sul tema (ragione per la quale la riunione è stata spostata di un’ora e mezza) che i sindacati non attendevano, giudicato uno sgarbo istituzionale”.
La tutela della salute – “Su questo tema – ha affermato il segretario, Pino Turi – il ruolo del sindacato è di tutela della salute dei lavoratori e della comunità scolastica. Nessun dato ufficiale è stato diffuso sui contagi a scuola e sul tracciamento. L’accordo firmato (su distanziamento, aereazione, tracciamento, presidi sanitari) è rimasto sostanzialmente inattuato”, ha concluso.
Costa: “Obiettivo è tornare in presenza” – A proposito di salute, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha ribadito al Tg4 che l’intenzione dell’esecutivo è quella di vedere i banchi pieni il 10 gennaio. “L’obiettivo del governo è riprendere le attività scolastiche in presenza alla data prevista e ragioniamo ogni giorno per raggiungere questo obiettivo. Se si tratta di fare un approfondimento condiviso con le Regioni per arrivare a un sistema di quarantena che garantisca la scuola in presenza, da parte del governo c’è sempre stata la massima disponibilità e anche adesso”, ha chiarito.
Rientro a Scuola Gennaio 2022: uso mascherine FFP2
Una delle novità con il rientro a scuola a gennaio 2022 sarà l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 nelle aule della scuola durante le ore di lezioni, è questa una delle novità stabilite dal governo in questi giorni per il rientro a scuola dopo le vacanze di natale 2021-2022, nell’articolo facciamo il punto sulle nuove regole introdotte dal governo per il rientro in sicurezza a scuola il 10 Gennaio 2022.
Qui trovate l’articolo di approfondimento sull’obbligo delle Mascherine FFP2:
Campania, ipotesi chiusura di un mese delle elementari
Alcune regioni visto l’enorme numero di contagi stanno vagliando la possibilità di chiuedere le scuole per molte settimane, è il caso della Regione Campania dove il governatore campano Vincenzo De Luca valuta l’ipotesi di chiudere le scuole elementari in presenza per un mese – e quindi con lezioni in Dad – per procedere con le somministrazioni e consentirne la riapertura in sicurezza. “In questo momento – dice De Luca – il grosso del contagio del Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni. Sembrerebbe giusto usare un mese per ampliare la vaccinazione per i bimbi piccoli e riaprire gli istituti in sicurezza”.
