Studenti Minori, tragitto scuola-casa solo accompagnati da Genitori

In questi giorni sta tenendo banco una vicenda che vede coinvolti genitori, studenti minorenni e gli istituti scolastici, la questione riguarda gli studenti minorenni che non abbiano superato i 14 anni di età e che una volta terminata la giornata scolastica tornano a casa a piedi da soli, in questo caso lo studente deve essere accompagnato da un genitore altrimenti non può lasciare l’istituto scolastico poichè anche quando lo studente ha terminato la lezione la scuola è comunque responsabile, ma andiamo con ordine e cerchiamo di comprendere come sia nata questa disputa che sembra quasi una gara a chi si deve assumere le responsabilità degli studenti.

Il tutto nasce da una causa che vedeva coinvolto un bambino toscano che nel 2020 fu investito da un autobus di linea all’esterno della scuola, l’episodio ovviamente è sfociato in una causa, al cui termine la Suprema Corte ha stabilito che il fatto che l’incidente sia avvenuto fuori dal perimetro scolastico non esclude la responsabilità dell’istituto: far salire e scendere dai mezzi di trasporto gli alunni davanti all’istituto, è responsabilità del personale scolastico, anche se i mezzi dovessero essere in ritardo.

E questa attività di vigilanza, come precisa la Cassazione, si protrae fino a quando i ragazzi non vengono presi in consegna dai genitori o da loro incaricati.

La sentenza ha avuto un certo clamore nell’ambiente scolastico e per evitare guai giudiziari molti istituti scolastici hanno cercato di mettersi al riparo inviando ai genitori un modello di liberatoria dove si informano i genitori di questo aspetto e sono tenuti a fornire istruzioni precise sul comportamento dei propri figli al termine delle lezioni, gli studenti possono tornare a casa da soli a piedi ma i genitori devono essere consapevoli dei rischi che corrono e firmare la liberatoria che solleva l’isituto scolastico da ogni eventuale responsabilità.

La cosa non è semplice come si possa credere, poichè oltre alle proteste di molti genitori per l’assunzione di queste responsabilità ci sono altri istituti che dichiarano che la liberatoria non ha nessun valore legale e quindi non serve a nulla, per tanto è diventata una di quelle classiche situazioni dove regna il caos e si cerca di fare lo scaricabarile.

Sulla questione è ovvio che ora deve intervenire il Ministero per cercare di “mettere i puntini sulle i”, ma nel frattempo anche la suprema corte insieme alla sentenza avrebbe potuto dare delle indicazioni chiare sulla responsabilità degli studenti al termine delle lezioni, in questo modo si sarebbe evitato il caos che in questi giorni si sta creando, ma alla fine la verità è una sola, che in Italia nessuno vuole prendersi delle responsabilità !!!

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