Covid Scuola, i presidi: “No ai tamponi gratis per i professori no vax”

In questi giorni di fine estate sta tenendo bando le questione legata all’obbligo del green pass nella scuola per docenti e personale ata, saranno i presidi (dirigenti scolastici) che avranno il compito di verificare il possesso del certificato con l’ausilio di una piattaforma ad hoc, ma in questi giorni si discute anche sui tamponi a cui dovranno essere sottoposti coloro che non hanno il green pass, i presidi si dicono contrari per a rendere i tamponi gratis per i docenti considerati “no vax”.

I presidi della scuole si dicono nettamente contrari nei confronti dei tamponi gratis per i docenti no vax, uno strumento a cui molti dovranno ricorrere per forza, infatti per coloro che non possiedono il green pass dovranno sottoposti al tampone, che permetterrà di accedere a scuola se avrà esito negativo.

I dirigenti si dicono a favore dei tamponi gratis solo per tutti coloro che non si possono vaccinare per i motivi previsti dal Ministero della Salute, mentre sono contrari per renderli gratuiti per i no vax, dichiarazioni raccolte dal presidente nazionale Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.

Al momento si conosce il numero dei docenti e ata non vaccinati ma non è noto quanti non sono vaccinati perché guariti, e quindi hanno il Green pass, o quelli che lo faranno da qui all’inizio delle lezioni, inoltre ogni anno vengono convocati moltissimi docenti supplenti di cui al momento non si hanno dati sulla vaccinazione.

In attesa di regole definitive, la Lega continua a chiedere che si punti sui tamponi salivari. “Risulta davvero inspiegabile la veemenza con cui autorevoli esponenti del Comitato tecnico scientifico quotidianamente chiudano a qualsiasi ipotesi di impiego su larga scala dei tamponi salivari – dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione -. Uno strumento di cui è stata certificata l’attendibilità, altrimenti a maggio l’Istituto superiore di sanità non li avrebbe validati, ma che di fatto è stato relegato in un limbo. Utilizzando, tra l’altro, una narrazione maliziosa e fuorviante, quella secondo cui chi appoggia l’uso dei tamponi salivari è contro i vaccini”.

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