Bonus Centri Estivi 2021: Istruzioni INPS, Importo, Domanda e Scadenza

Al via le domande per accedere e richiedere il Bonus centri estivi 2021 un aiuto economico alle famiglie italiane che hanno determinati requisiti per pagare le rette dei centri estivi, il bonus può essere richiesto in alternativa la bonus baby sitter, questo bonus mette a disposizione fino a 100 euro a settimana le domande potranno essere presentate fino al 15 luglio 2021, nell’articolo vediamo quali sono i requisiti, come inviare la domanda, la scadenza e le istruzioni INPS 2021.

Bonus Centri Estivi 2021: Istruzioni INPS, Importo, Domanda e Scadenza

Il Bonus Centri Estivi 2021 erogato dall’INPS è una delle tante prestazioni a sostegno del reddito previste dallo stato che ha come scopo aiutare le famiglie che hanno determinati requisiti economici nel sostenere le spese per i Centri Estivi 2021, questo Bonus ricordiamo che può essere richiesto in alternativa al bonus baby sitter per iscrivere i figli ai centri estivi, quindi i due Bonus non sono cumulabili.

Questo Bonus inoltre può essere richiesto solo da coloro che hanno figli conviventi di età inferiore a 14 anni o disabili gravi, a differenza del Bonus Baby Sitter questo sussidio viene assegnato a prescindere dalla sospensione dell’attività scolastica o educativa in presenza, della durata dell’infezione da SARS-CoV-2 o dalla quarantena del figlio disposta dall’ASL.

Possono presentare la richiesta per accedere al Bonus Centri Estivi 2021 le seguenti categorie:

  • lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS;
  • lavoratori autonomi iscritti alle casse professionali autonome non gestite dall’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari;
  • personale del comparto sicurezza, difesa, soccorso pubblico e della polizia locale, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  • lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle categorie degli esercenti le professioni sanitarie, degli esercenti la professione di assistente sociale e degli operatori sociosanitari.

Abbiamo visto quindi chi può accedere a questo Bonus Centri Estevi 2021, passiamo ora a vedere nel dettaglio quali sono i requisiti che le categorie che abbiamo elencato sopra devono possedere per poter presentare la domanda:

  • presenza di figli conviventi minori di anni 14 o di figli disabili in situazione di gravità accertata, in questo caso indipendentemente dall’età;
  • iscrizione dei figli a centri estivi, servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, o servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia;
  • l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo parentale covid o al bonus baby sitter.

Per quanto riguarda gli importi come abbiamo già accennato la normativi prevede un importo massimo di 100 euro a settimana per nucleo familiare, mediante questo sussidio le famiglie potranno impiegare l’importo per l’iscrizione dei figli ad una delle seguenti tipologie di strutture:

  1. Centri e attività diurne;
  2. Centri con funzione educativo-ricreativa;
  3. Ludoteche;
  4. Centri di aggregazione sociale e centri per le famiglie;
  5. Centri diurni di protezione sociale e centri diurni estivi;
  6. Asili e servizi per la prima infanzia;
  7. Asilo Nido;
  8. Servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia, compresi spazi gioco e centri bambini genitori.

Tutti coloro che sono interessati, hanno i requisiti e vogliono accedere al sussidio possono presentare la loro domanda in una delle seguenti modalità:

  • direttamente online, attraverso il portale web INPS (Prestazioni e servizi > Servizi > Bonus servizi di baby sitting), scegliendo la tipologia di domanda, previa autenticazione tramite SPID almeno di livello 2, Carta di identità elettronica (CIE), Carta nazionale dei servizi (CNS), ovvero tramite il PIN di tipo dispositivo rilasciato dall’Istituto entro il 1° ottobre 2020;
  • tramite i patronati, attraverso i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

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