Corruzione e falso nella pubblica istruzione, 10 arresti e indagata anche la direttrice dell’USR Calabria

Si torna a parlare di falso e corruzione nella pubblica istruzione, questa volta a finire sotto il mirino dei Carabinieri di Vibo Valentia 10 persone che durante un’operazione su falsi e corruzione nella pubblica istruzione tra le province di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli, sono stati ritenuti responsabili e arrestati.

Le 10 persone arrestate sono state accusate di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all’Autorità giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio, inoltre sequestrate 19 società del settore dell’istruzione.

Anche una direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria Maria Rita Calvosa, figura nella lista delle 13 persone, al momento solo indagate, in stato di libertà.

Le indagini sono partite il 2 luglio 2020, dopo il ritrovamento  di un arsenale di armi e un’ingente somma di denaro nell’abitazione di  Davide Pietro Licata, contigua all’Istituto “Accademia Fidia”, gestito dalla famiglia Licata, durante le indagini scoperte una serie di attività illecite nell’ambito della pubblica istruzione, denominata Diacono e condotta sotto la guida del procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo e del sostituto Ciro Lotoro.

Dopo ulteriori approfondimenti di indagine si è potuto scoprire che tanti sono stati gli illeciti di una fitta rete di istituti formativi (paritari e artistici/musicali) che in cambio di denaro falsificavano attestati per partecipare a concorsi personale ATA o decente.

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