Riscatto della Laurea “Low Cost” ecco come funziona

In queste ultime settimane (ma anche mesi) si è molto discusso della proposta di legge sul riscatto gratuito della laura ai fini pensionistici, anche sul nostro portale abbiamo affrontato il tema attraverso alcuni articoli (che trovate qui e qui) come evidenziato si tratta solo di proposte e ad oggi non è nulla di concreto e ufficiale, ma stando alla proposta presentata sul riscatto della laurea il tutto è articolata su due fronti, il primo prevede il riscatto della laurea gratis per i nati tra il 1980 e il 2000 (i cosiddetti Millennials, appunto) ma solo per quegli studenti che abbiano completato il percorso universitario negli anni stabiliti, il secondo fronte della proposta consentirebbe il riscatto gratuito degli anni di laurea (anche qui, senza arrivare fuori corso) per coloro che si immatricolano all’Università nel 2018.

Proposta a parte, non tutti sanno che esistono anche altre strade per riscattare la laurea, non in maniera gratuita ma comunque con un notevole risparmio economico, la legge che lo permette esiste dal 2008 e permette di ottenere il riscatto della laurea con un notevole risparmio economico, per di più pagato dai genitori, ma come funziona nel dettaglio e chi può avanzare la richiesta? ed i requisiti quali sono, vediamo di analizzare punto per punto e di sciogliere i vari dubbi in merito.

Questo tipo di riscatto è stato denominato “Low Cost” ed è rivolto a tutti i neolaureati che non hanno ancora iniziato a lavorare e che possono riscattare gli anni dell’Università in modo conveniente, la domanda dovrà essere inoltrata direttamente all’istituto di previdenza INPS, il neolaureato non avendo un reddito da lavoro l’Inps si affida al reddito minimale, fissato a 15.548 e la somma può essere versata in 120 rate mensili.

I contributi versati possono poi essere scaricati dalle tasse nella misura del 19% dell’importo.

L’INPS ha effettuato anche alcuni calcoli ed elaborazioni ad esempio uno studente neolaureato che intende riscattare 4 anni di studi costerebbe circa 20.500 euro (un 40enne con 36 mila euro all’anno di reddito dovrebbe versare 52.000 euro). Il riscatto può essere pagato in 10 anni senza interessi, con rate da 170 euro al mese.

Come evidenziato in precedenza tutti i contributi versati si possono portare in detrazione nel 730: lo prevede l’art. 10 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi). Se a pagare il riscatto è un genitore per il figlio a carico, si avrà diritto a uno sconto fiscale sull’Irpef del 19%.

In attesa che la proposta di legge sul riscatto gratuito della laurea diventi una realtà, questa soluzione rappresenta un’ottima soluzione per tutti coloro che sono laureati ma che non hanno un reddito da lavoro ed intendono effettuare un riscatto degli anni di studio con un notevole risparmio economico.

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