Con l’inizio del 2021 arrivano anche le tanto attese novità in merito alla riapertura delle scuole, ma non mancano le polemiche e le incertezze degli insegnanti e degli studenti. L’11 gennaio 2021 riprenderanno gli studi in presenza gli alunni delle scuole secondarie, ma tale data non riguarderà tutta Italia, in quanto alcuni istituti riprenderanno le lezioni ma con la didattica a distanza.
Le scuole medie riprenderanno le lezioni il 7 gennaio, ma non in tutte le Regioni sarà così, molti i presidenti che hanno già preso decisioni più “drastiche” per evitare una risalita dei contagi.
Massimiliano Fedriga presidente del Friuli-Venezia-Giulia afferma a tal proposito che la scuola deve rappresentare una priorità, ma la si tutela se si comincia e si finisce l’anno scolastico in presenza, e che non occorrono tali ‘stop and go’ continui”. Il residente del Friuli-Venezia-Giulia comunica inoltre che le scuole superiori rimarranno con la didattica a distanza fino a fine gennaio.
Il governatore del Veneto Luca Zaia fino al 31 gennaio 2021 continuerà con la Dad in quanto afferma che al momento non è prudente una ripresa delle lezioni in presenza e occorrono misure idonee per evitare il diffondersi del covid19.
La regione Liguria guidata da Giovanni Toti, pare che dall’11 gennaio riapre le scuole per mandare a scuola i ragazzi giovedì e venerdì per poi chiudere di nuovo lunedì nel caso si dovessero verificare di nuovo parametri negativi.
La regione Lazio prende in considerazione l’idea di di spostare la data di apertura delle scuole superiori al 18 gennaio, ma le decisioni definitive devono ancora essere prese.
Marche e Puglia ipotizzano un allungamento chiusura con una possibile data di riapertura prevista l’1 febbraio.
La Lombardia in linea col Cdm si dice pronta alla riapertura delle scuole però, spiegano dalla Regione, il buon senso impone di capire cosa succederà nei prossimi giorni.
La Toscana è pronta per una riapertura immediata delle scuole secondarie superiori.
Sicilia conferma la riapertura delle scuole ma subito Dad al 50% , con le superiori eventualmente al 50% fino al 18 gennaio, quando, se la curva epidemiologica lo permetterà, la percentuale salirà al 75%.
La regione Campania ha previsto invece rientri scaglionati a partire da lunedì 11 gennaio, ma torneranno in classe solo gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria.
A partire dal 18 gennaio sarà valutata dal punto di vista epidemiologico la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola elementare e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
La regione Sardegna ha previsto il ritorno a scuola il 7 gennaio con orari flessibili, più mezzi di trasporto e più controlli, anche con l’aiuto dei volontari, per evitare ressa davanti ai cancelli.
