Il blocco degli esami al rientro dalle vacanze estive era stato ampiamente preannunicato dai docenti universitari e cosi è stato, ad oggi sono circa 5.400 i professori e i ricercatori universitari che per protestare contro il blocco degli scatti salariali (in vigore da 5 anni) hanno deciso di far saltare il primo appello post-vacanze estive.
I Docenti universitari, come tutti d’altronde, hanno il diritto di scioperare, ma in questo caso hanno pienamente ragione poichè la categoria dei docenti universitari è l’unica in ambito pubblico per la quale è ancora in vigore il blocco degli stipendi previsto dal governo Berlusconi negli anni 2011-2014.
I docenti universitari non hanno un sindacato proprio è per questo lo scipero indetto è stato del tutto spontaneo nato sul web e sui social network, in seguito poi è stato formato un vero e proprio comitato che con le settimane è cresciuto raccogliando centinaia di adesioni tra i docenti ed i ricercatori universitari, al momento non tutti hanno aderito allo sciopero ma cio non esclude che nei prossimi giorni possano aggiursi coloro che fino ad oggi non lo hanno ancora fatto.
Al momento gli atenei coinvolti in tutta italia sono circa 77 e gli studenti coinvolti direttamente dallo sciopero sono davvero tantissimi, in migliaia se non verrà risolta la vertenza vedranno la sessione autunnale saltare completamente.
Una protesta da non sottovalutare poichè erano circa 40 anni che la categoria non indiceva un tale sciopero che riuscisse a paralizzare la grand parte delle università italiane, I docenti dal canto loro evidenziano il mancato adeguamento degli stipendi, da oltre 5 anni fermi al palo, inoltre come dicevamo nell’ambito pubblico la categoria dei docenti universitari è l’unica per la quale è ancora in vigore il blocco degli stipendi previsto dal governo Berlusconi negli anni 2011-2014.
Per far fronte ai disagi causati dagli scioperi le università università si stanno organizzando mettendo anche mano al calendario per permettere agli studenti di non avere problemi, allo studio altre iniziative – La protesta dei professori però non si ferma qui. Sul tavolo ci sono altre forme di agitazione alternative come le prove in corridoio e fuori dalle aule.