GPS 2020, Immissioni in Ruolo Docenti e Nuova email Ministero Istruzione

Per il settore della scuola l’estate 2020 è stato un periodo di gran lavoro, tra concorsi docenti (Ordinario e Straordinario), GPS 2020 (Graduatorie Provinciali Supplenze), Immissioni in Ruolo 2020, ecc….tra le altre cose c’è stato anche il cambio della email istituzionale “@istruzione.it”, che è già cambiato o è in procinto di cambiare il “dominio”, al fine di espandere la capienza della casella stessa (in effetti sinora decisamente limitata), sono molti gli aspiranti docenti o personale ata che sono preoccupati per il cambio della casella di posta, poichè in questo periodo di transizione potrebbero non arrivare le email da parte del Ministero dell’Istruzione o dagli uffici scolastici regionali e provinciali.

Il cambio della email ministeriale è stato avviato già dal mese scorso, ma si sà, quando ci sono queste fasi transitorie di un passaggio verso un nuovo sistema qualche disagio è dietro l’angolo, la paura e la preoccupazione di molti candidati che aderiscono alle GPS 2020 (Graduatorie Provinciali Supplenze) o ai Concorsi Pubblici della scuola e alle Immissioni in Ruolo del prossimo anno scolastico, è di non ricevere più le comunicazioni dalle scuole o dagli uffici del Ministero dell’Istruzione, nella fase di passaggio tra la vecchia casella di posta nelle more dell’attivazione della procedura per ottenere la nuova casella di posta elettronica istituzionale (posta.istruzione.it)

Molti si chiedono se fosse proprio necessario effettuare questa migrazione proprio in questo periodo dove sono confluite diverse procedure pubbliche per le supplenze, per le assunzioni a tempo indeterminato e per le immissioni in ruolo.

Anche i sindacati appoggiano le preoccupazioni dei candidati, anzi in particolare il sindacato Gilda evidenzia come il Ministero sia dovuto ricorrere per i nuovi servizi di posta elettronica ad un’azienda privata come Aruba, una decisione che non solo genera spesso costi elevati ma anche problemi legati alla sicurezza dei dati, secondo il sindacato il Ministero si dovrebbe dotare di un proprio sistema informatico pubblico, fatto che sta diventando sempre più urgente di fronte all’emergenza COVID e alla proliferazione di corsi con didattica a distanza (gestiti di fatto su piattaforme private Google, Zoom, ecc.), anche con delicati problemi di privacy.

Rimane invariata la parte dell’indirizzo mail che identifica l’utente

In effetti cambierà solo la seconda parte dell’indirizzo mail, mentre rimarrà invariata la parte che identifica gli utenti, cioè che precede la @ (ad esempio una casella come mario.rossi1@istruzione.it con il passaggio al nuovo sistema diventerà mario.rossi1@posta.istruzione.it ).

Nelle comunicazioni inviate agli utenti, il M.I. precisa che, anche se l’indirizzo e-mail cambierà “dominio”, non sarà necessario cambiare alcun parametro per accedere ai servizi dell’Area riservata del portale ministeriale, in quanto l’indirizzo di posta elettronica verrà aggiornato in automatico all’interno del sistema informativo del Ministero dell’istruzione al momento della disattivazione del vecchio indirizzo.

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